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Il settore delle costruzioni in Italia ha ricevuto un impulso significativo a partire dalla seconda metà del 2020 grazie all’introduzione di due crediti d’imposta: il Bonus Facciate e il Superbonus 110%. Questi strumenti sono stati progettati per stimolare investimenti mirati a migliorare l’efficienza energetica, le caratteristiche antisismiche e l’estetica degli edifici residenziali.

Vediamo in dettaglio l’impatto economico di queste misure quale è stato, così come analizzato nel documento emesso dalla Banca d’Italia, dal titolo “L’impatto economico degli incentivi fiscali alle ristrutturazioni edilizie” a cura di Antonio Accetturo, Elisabetta Olivieri e Fabrizio Renzi.

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I bonus casa 2024: guida alle agevolazioni e alle detrazioni in edilizia – e-Book in pdf

Questo pratico eBook si rivolge ai cittadini, ai professionisti e a chiunque voglia essere aggiornato e informato sulle agevolazioni fiscali per la casa e l’edilizia valide per il 2024 e per i prossimi anni.Risponde a diverse domande. Quali sono i bonus sono ancora disponibili, se si desidera iniziare i lavori dal 1° gennaio 2024? Quali interventi edilizi sono agevolabili e con quali massimali di spesa? Quali sono le scadenze imminenti e quali quelle più a lungo respiro?Si illustrano i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito, indicando per ognuno di questi strumenti a quali bonus possono essere applicati e con quali modalità e accortezze.Il testo è aggiornato alle norme del decreto 212/2023 (c.d. Decreto SuperBonus) e propone diverse decine di casi studio e di quesiti risolti, che abbracciano tutti i tipi di bonus attualmente disponibili: il “vecchio” 110% ancora disponibile per una platea selezionata di utenti; il “nuovo” Super Bonus con le regole attuali; il Bonus Casa 50%; l’Ecobonus al 50%-65%; il bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche; il Sisma Bonus per il miglioramento della sicurezza statica e strutturale degli edifici. Vengono presi in considerazione anche i bonus “accessori” come il Bonus Mobili e il Bonus Verde.Il testo è arricchito da numerose tabelle di riepilogo e chiarimento che guidano il lettore e lo aiutano ad orientarsi nel complesso mondo delle detrazioni edilizie e dei bonus collegati.Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia
 

Antonella Donati | Maggioli Editore 2024

Introduzione dei crediti di imposta e impatti

Il Bonus Facciate è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2020, offrendo una detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute per il recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici situati in zone A o B, secondo la classificazione urbanistica. Il Superbonus 110%, introdotto con il Decreto Rilancio (DL 34/2020), consentiva una detrazione del 110% delle spese per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, tra cui l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Un’analisi dell’impatto economico di questi incentivi ha rivelato che, tra il 2021 e il 2023, gli investimenti in edilizia abitativa incentivati sono stati superiori a 170 miliardi di euro, pari a circa il 3% del PIL annuo. Utilizzando il metodo del controllo sintetico, è stato stimato che circa 45 miliardi di euro rappresentano una “perdita secca”, poiché un quarto degli investimenti sovvenzionati sarebbero stati effettuati anche senza incentivi.

Settore costruzioni e impatto su altri settori

Nel documento viene riportato che gli incentivi hanno rappresentato circa tre quarti della crescita del valore aggiunto nel settore delle costruzioni tra il 2020 e il 2023, ma hanno avuto un ruolo limitato in altri settori. La crescita degli investimenti nelle abitazioni è stata stimata essere del 67% più alta in Italia rispetto ad altri paesi che hanno adottato politiche simili, al termine del 2023.

Sebbene i crediti d’imposta abbiano stimolato il settore delle costruzioni, il loro impatto sugli altri settori è stato relativamente modesto. I settori più coinvolti sono stati quelli strettamente legati alle costruzioni, come i minerali non metallici, i metalli, i servizi di ingegneria e architettura e la gestione dei rifiuti.

Prospettive future

L’analisi mostra che sebbene il Bonus facciate e il Superbonus 110% abbiano raggiunto l’obiettivo di stimolare gli investimenti nelle ristrutturazioni edilizie, il loro effetto moltiplicatore sulla domanda aggregata è stato inferiore alle aspettative. Inoltre, il costo netto del programma è stato significativo, suggerendo che l’intervento non è stato in grado di ripagarsi completamente attraverso l’aumento delle entrate fiscali generato dall’attività economica indotta.

L’esperienza del “Bonus facciate” e del “Superbonus 110%” evidenzia la necessità di un’attenta programmazione delle politiche di incentivazione fiscale, mirata a massimizzare l’efficienza economica e a minimizzare le perdite.

Guardando al futuro, potrebbe essere utile considerare una struttura di incentivi più ponderata, che offra maggiori benefici alle fasce di popolazione a basso reddito e che promuova in modo più efficace interventi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Questi risultati suggeriscono che, pur avendo generato un significativo impulso agli investimenti, i crediti d’imposta dovrebbero essere affinati per migliorare la loro efficacia complessiva e la sostenibilità finanziaria a lungo termine.

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