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Da banche ok ad allungare scadenze mutui a tasso variabile. Cosa ha detto Intesa SanPaolo e come si sta muovendo UniCredit

Intesa Sanpaolo e Unicredit raccolgono l’invito del governo Meloni ad allungare le rate dei mutui.

Questo potrebbe rappresentare solo il primo passo: anche gli altri istituti di credito potrebbero andare incontro alle esigenze delle famiglie, alle prese con i pagamenti dei finanziamenti ipotecari troppo alti.

A sottolineare questa apertura è Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, che nel corso dell’assemblea dell’associazione ha spiegato che in Italia le banche stanno mantenendo quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, registrando una raccolta sempre in aumento.

Nel caso in cui i richiedenti fossero in regola con i pagamenti, ha spiegato inoltre Patuelli, le banche possono allungare la durata dei mutui o realizzare delle surroghe.

Ricordiamo che proprio in questi giorni Matteo Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, è intervenuto sul problema delle rate troppo alte dei mutui, spiegando di essere al lavoro con il Ministero dell’Economia per allungare le rate a quanti abbiano un finanziamento ipotecario a tasso variabile.

Sulla stessa scia si è inserito Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia che, nel corso del suo intervento all’Abi, ha sottolineato che è indispensabile ed urgente un allungamento della durata dei mutui a tasso variabile.

Giorgetti ha rimarcato che l’impatto delle rate risulta essere troppo spesso insostenibile per le famiglie.

Mutui, le banche potranno allungare le rate

A seguito degli inviti ricevuti dai ministri a questo punto le banche avranno carta bianca nell’allungare le rate dei mutui sottoscritti dalle famiglie.

Tra i primi istituti di credito a muoversi in questo senso c’è Intesa Sanpaolo, che attraverso il presidente Gian Maria Gros Pietro ha dato piena disponibilità, nel rispetto delle regole stabilite dalla Bce.

Secondo Gros Pietro, comunque, non è necessario istituire un apposito protocollo tra governo ed istituti di credito.

Se un prestito viene ristrutturato e la variazione supera l’1% è considerato deteriorato – spiega Gros Pietro -. La proposta è di allungare il prestito in modo che la stessa cifra sia ripartita in un numero maggiore di anni e questo è utile in un momento in cui le famiglie e le imprese hanno difficoltà.

Il presidente di Intesa Sanpaolo ha aggiunto che le banche sono favorevoli a questa operazione e hanno la possibilità di effettuarla nell’ambito delle regole che già esistono e che il governo non può cambiare.

Unicredit è sulla stessa linea e ha sottolineato come già da alcune settimane sia possibile fruire di una maggiore flessibilità nel rimborsare i mutui ed i prestiti.

I clienti hanno infatti la possibilità di rimodulare da zero il proprio mutuo, sospendendo per dodici mesi il rimborso della quota capitale.

In alternativa le famiglie hanno la possibilità di ridurre l’importo della rata andando ad allungare la scadenza del finanziamento per un periodo massimo di quattro anni.

Unicredit, dopo un’attenta valutazione creditizia del cliente, si riserva la possibilità di estendere la durata del mutuo anche per più di quattro anni.

L’allungamento delle rate

Senza dubbio l’allungamento delle rate dei mutui a tasso variabile potrà agevolare le famiglie e le imprese, che in questo momento risultano essere in difficoltà con il pagamento delle rate mensili a seguito dell’aumento dei tassi di interesse che ha preso il via nel corso del 2022.

Giancarlo Giorgetti, benché abbia reputato l’azione della Bce comprensibile per contrastare l’inflazione, ha fatto notare che è, allo stesso modo, comprensibile la preoccupazione per gli effetti recessivi di questa decisione sull’economia europea, che in questo momento risulta essere sotto pressione a causa della pandemia e della guerra in Ucraina.

 

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