5 Febbraio 2024 Andrea Iaretti Ennaora2022 #finsubitoagevolazioni

Il sostegno governativo alle grandi imprese in caso di insolvenza
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 febbraio 2024 il decreto-legge del Consiglio dei ministri che detta disposizioni per tutelare le grandi imprese in stato di insolvenza, che così vengono ammesse a una procedura di carattere straordinario. Sono diverse le imprese di notevoli dimensioni che, per effetto di una crisi economica generalizzata, non solo si trovano in stato di insolvenza, ma incontrano molti ostacoli anche nell’accesso al credito.

La situazione di alcune grandi imprese italiane
Sono numerose le imprese (si sta parlando di grandi gruppi) che, a causa di una situazione debitoria generalizzata, hanno difficoltà ad accedere al credito, anche perché la loro posizione debitoria si va aggravando progressivamente. Per questo il Consiglio dei ministri ha previsto un sostegno alle imprese, concedendo la garanzia di un fondo a titolo gratuito, senza la valutazione della loro situazione finanziaria.
Come stabilito dalla legge numero 662 del 23 dicembre 1996, la garanzia viene fornita nella misura dell’80% dell’importo, se si tratta di garanzia diretta, e del 90% dell’importo, in caso di riassicurazione. Esiste, tuttavia, un requisito fondamentale per poter accedere al fondo di garanzia stabilito dal governo. Infatti, per poter accedere, le imprese devono aver prodotto nei due anni precedenti almeno il 70% del fatturato.

Le specificità del contributo agevolato dallo Stato
Si tratta, quindi, anche della possibilità di richiedere da parte delle aziende un contributo a fondo perduto che ha l’obiettivo di abbattere il tasso di interesse, sempre secondo le regole stabilite a livello europeo. È un’opportunità davvero interessante, perché, considerando il tasso contrattuale e gli interessi determinati, si può applicare un tasso che corrisponde al 50% del contrattuale.
Per i lavoratori subordinati che sono dipendenti nel settore privato e che sono costretti a sospendere la loro attività lavorativa o a ridurla, c’è un’altra agevolazione. Infatti, l’INPS riconosce, per il 2024, un’integrazione a reddito con una diretta contribuzione, per un periodo che non supera comunque le 6 settimane.
Per garantire la continuità aziendale e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sono contemplate delle modalità di sospensione e riduzione del lavoro che prevedono anche il ricorso alla rotazione dei dipendenti.
Rientrano, infine, nei crediti delle imprese ammesse alla procedura straordinaria quelli riferiti a prestazioni di beni e servizi anche per quanto riguarda i prodotti, il personale, i beni strumentali atti a consentire la funzionalità produttiva e le eventuali insolvenze relative all’autotrasporto e alla movimentazione di attrezzature.