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For.Te. è il Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo. Il Fondo promuove e finanzia piani e progetti formativi aziendali, pluriaziendali, territoriali, settoriali.

Con l’avviso n. 5/2024, For.Te. finanzia azioni formative. Tutte le aziende che operano nel settore ASE – Altri Settori Economici, aderenti al Fondo e le aziende che operano nel settore dei servizi sanitari e socio-sanitari possono presentare il piano formativo.

I suddetti piani formativi devono essere corredati da apposito accordo sindacale.

Quali sono i piani finanziabili

Con l’avviso n. 5/2024 sono finanziabili due assi di intervento:

– Il comparto Altri Settori Economici (ASE), ovvero le aziende che non operano nei settori di Commercio, Turismo, Servizi e Logistica, Spedizioni e Trasporti;

– Il comparto dei Servizi sanitari e socio-sanitari, ovvero le aziende di assistenziali e di welfare, gli studi medici e veterinari, le case di cura, le cliniche (anche veterinarie), i laboratori di analisi, gli ospedali, le strutture residenziali di assistenza alle persone anziane, ecc.

Ciascun piano formativo può riguardare un solo asse di intervento.

Come è strutturato un piano formativo

Un piano formativo è strutturato in un progetto organico dove sono previste attività tra loro integrate e complementari:

– attività preparatorie, di accompagnamento e misure trasversali;

– attività non formative;

– attività di erogazione della formazione in forma individuale e/o collettiva.

Quali sono le azioni formative ammesse per l’asse 1

Le azioni formative ammesse a finanziamento sono:

– aggiornamento continuo;

– riqualificazione professionale;

– adeguamento e alla riconversione delle competenze professionali;

– promozione delle pari opportunità;

– promozione della qualità del servizio ed alla soddisfazione del cliente.

For.Te. intende dare priorità alle azioni formative finalizzate all’acquisizione/adeguamento delle competenze professionali, anche riferibili alle priorità indicate dal PNRR come: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, inclusione e coesione, environmental, social e governance.

Quali sono le azioni formative ammesse per l’asse 2

Le azioni formative ammesse a finanziamento sono:

– aggiornamento continuo;

– riqualificazione professionale;

– adeguamento e alla riconversione delle competenze professionali.

Come viene erogata la formazione

Le modalità di erogazione ammissibili della formazione sono:

aula: con sessioni di formazione in ambiente strutturato (interno o esterno all’impresa);

action learning: con sessioni di apprendimento programmate centrate sui processi di lavoro;

FAD: previste attività di formazione a distanza on line (sincrona) o di formazione assistita (asincrona);

training on the job: che prevede attività formative pianificate e organizzate per favorire l’acquisizione di competenze operative sul luogo di lavoro tramite esperienza pratica, laboratori;

coaching: con attività formative realizzate attraverso un coach.

Quali sono le aziende beneficiarie

Ogni azienda può beneficiare di un solo finanziamento nell’ambito dell’Avviso n.5/2024.

Per partecipare all’avviso n.05/2024 le aziende beneficiarie, devono operare esclusivamente nei settori risultanti dalle Tabelle dei codici ATECO pubblicate dal fondo; non risultare titolari di Conti Individuali Aziendali / Conti di Gruppo, o componenti di questi ultimi e devono aver già aderito a For.Te.

Chi sono i destinatari finali

I destinatari dell’attività formativa sono i lavoratori/lavoratrici dipendenti per i quali i datori di lavoro sono tenuti a versare il contributo di cui all’art. 12 della Legge n. 160/1975 e successive modificazioni.

Ai fini della partecipazione ad un piano aziendale, sono ammesse le imprese aventi un organico da 51 a 249 dipendenti purché, come sopra specificato, non titolari di CIA o componenti di un CdG.

Solo per i piani formativi territoriali e nazionali, in sede di presentazione deve essere inserito un numero di aziende beneficiarie pari al 30% di quelle previste.

Sono esonerate dall’obbligo del contributo privato obbligatorio le aziende che hanno optato per il Regime “de minimis”.

A quanto ammontano le risorse finanziarie

Per sostenere le azioni previste dai piani formativi, attraverso l’avviso n. 5/2024, sono stanziate risorse finanziarie pari a:

10 milioni di euro per l’asse 1;

5 milioni di euro per l’asse 2.

Chi deve presentare i piani formativi

I soggetti presentatori devono far pervenire i piani formativi al Fondo For.Te. entro il 23 ottobre 2024, ore 18:00.

La trasmissione del piano e di ogni altro atto e documento allo stesso associato dovrà avvenire esclusivamente attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Fondo.

Chi può presentare i piani aziendali

Possono presentare i piani aziendali solo le aziende aventi codice ATECO presente nella tabella relativa al comparto Altri Settori Economici.

In particolare, possono presentare i piani:

a) datori di lavoro per i propri dipendenti, la cui adesione sia già stata comunicata dall’INPS al fondo;

b) consorzi di imprese, per i propri lavoratori/lavoratrici o per quelli/e delle imprese consorziate, la cui adesione sia già stata comunicata dall’INPS al Fondo;

c) gruppi di imprese: la Capogruppo per i propri lavoratori/lavoratrici o per quelli dell’intero Gruppo ovvero per una delle società costituenti il Gruppo, la cui adesione sia già stata comunicata dall’INPS al Fondo.

Possono altresì presentare i piani aziendali gli enti formatori che rientrano nei parametri b, c o d dei soggetti attuatori.

Possono attuare i piani:

a) le strutture interne alle aziende;

b) i soggetti accreditati dalle regioni per lo svolgimento di attività di formazione finanziata, purché la regione presso la quale il soggetto è accreditato coincida con la regione coinvolta nel piano formativo presentato;

c) i soggetti in possesso della Certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 settore EA37;

d) gli ATI/ATS, costituite tra i soggetti di cui alle precedenti lettere, con la presenza di non più di un soggetto per ciascuna lettera.

Chi può presentare i piani territoriali

Considerando che nei piani territoriali il soggetto presentatore coincide sempre con il soggetto attuatore, questi possono essere presentati e realizzati dai seguenti soggetti:

a) soggetti iscritti nell’elenco degli organismi di formazione accreditati in una delle regioni Italiane per la formazione continua, purché la regione presso la quale il soggetto è accreditato coincida con la regione coinvolta nel piano formativo presentato;

b) ATI/ATS, costituite al massimo tra due soggetti, di cui alla precedente lettera a);

c) consorzi già costituiti tra Enti formativi di cui alla lett. a), i cui componenti potranno presentare e realizzare i piani formativi esclusivamente in forma aggregata;

e) ATI/ATS, costituite al massimo tra un Ente di cui all’art. 1 della Legge 40/87 riconosciuto dal Ministero del Lavoro, ed un Ente di cui alla precedente lettera a).

I suddetti soggetti devono essere delegati dalle aziende beneficiarie mediante apposita dichiarazione in autocertificazione redatta secondo il modello reso disponibile dal fondo.

Quali sono i costi ammissibili

I costi ammissibili comprendono le seguenti spese:

A

Accompagnamento(azioni propedeutiche, misure trasversali): ideazione e progettazione, indagini di mercato, analisi e ricerca, analisi dei fabbisogni e selezione dei partecipanti, sistema di monitoraggio e valutazione, azioni di informazione e promozione tra le aziende (per i soli piani di tipologia settoriale/territoriale), pubblicazioni per diffusione dei risultati

B

Attività formativa: costi relativi alle docenze, coordinamento, tutoraggio e relative spese di viaggio, di vitto e di alloggio; materiale didattico e di consumo; aule ed attrezzature didattiche, anche per la FaD; verifiche intermedie e finali; materiali, forniture e servizi direttamente connessi all’erogazione della formazione, rapportati alla quota di effettivo utilizzo nel piano; spese inerenti alle attività di orientamento, bilancio e certificazione delle competenze. Nel caso siano previste attività formative che richiedono il ricorso ad attività specialistiche, il soggetto presentatore potrà delegare strutture terze entro il limite del 30% del contributo di For.Te., solo previa autorizzazione del Fondo

C

Costi relativi ai partecipanti: i costi comprendono la retribuzione partecipanti ed eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio dei lavoratori in formazione, che non si trovino in regime di sospensione. I costi concorrono esclusivamente alla quota di cofinanziamento delle imprese al piano formativo, se dovuta in base al regime di aiuti di Stato prescelto

D

Spese generali di funzionamento e gestione: personale amministrativo e di segreteria, direttore del piano, attrezzature non didattiche, reti telematiche, spese di viaggio e di vitto del personale non docente, spese relative ad immobili per la gestione del piano, fidejussione, atti notarili e revisore contabile

Qual è la durata delle azioni e finanziamenti

Per l’asse 1, la durata massima di un piano di tipologia aziendale è di diciotto mesi, mentre la durata massima di un piano territoriale o nazionale è di ventiquattro mesi. La durata della proroga, salvo casi eccezionali previsti, non potrà superare i sei mesi.

Per l’asse 2, la durata massima di un piano di tipologia aziendale è di dodici mesi.

Qual è l’ammontare del finanziamento

Per l’asse 1, il finanziamento concesso per ogni piano formativo territoriale e settoriali non potrà superare il valore massimo di 100.000 euro.

Per l’asse 2, il finanziamento concesso per ogni piano formativo pluriaziendale non potrà superare il valore massimo di 100.000 euro.

Per entrambi gli assi, il finanziamento concesso per ogni piano formativo aziendale non potrà superare il valore massimo di 100.000 euro in base alla seguente tabella:

Classi dimensionali azienda

Soglie di finanziamento

Da 51 a 100 dipendenti

70.000 euro

Da 101 a 149 dipendenti

80.000 euro

Da 150 a 249 dipendenti

100.000 euro

Le dichiarazioni rese dalle aziende sul numero dei dipendenti, laddove non coincidenti con quelli in possesso del Fondo sulla base dei dati forniti dall’INPS, possono essere oggetto di puntuale verifica da parte del Fondo nell’ambito dei controlli previsti dal “Regolamento Generale di organizzazione, gestione, rendicontazione e controllo” approvato dall’ANPAL e pubblicato sul sito istituzionale del Fondo.

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