I fondi del Reddito Energetico 2024 destinati al Sud Italia sono già andati esauriti. Alle 12.00 di venerdì 5 luglio il GSE ha ufficialmente aperto il Bando per accedere al Reddito Energetico Nazionale (REN) e ottenere i consistenti incentivi per l’installazione di un impianto fotovoltaico ad uso domestico.
L’iniziativa, introdotta lo scorso anno, non deve essere vista in ottica di assistenzialismo statale nei confronti delle famiglie più deboli, ma come un investimento per la tutela dei nuclei familiari più fragili verso il caro bolletta e per il conseguimento dell’indipendenza energetica e il raggiungimento dei target europei per la decarbonizzazione.
Per il biennio in corso sono stati stanziati 200 milioni di euro, ovvero 100 milioni all’anno ripartiti in modo diverso a seconda delle zone geografiche, con 80 milioni destinati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 20 milioni alle restanti Regioni o Province Autonome.
IL CLIK-DAY DEL SUD ITALIA
Nella giornata di ieri il contatore delle risorse disponibili del GSE ha visto scendere a picco i fondi messi a disposizione per il Sud Italia.
Abbiamo fatto diversi screenshoot per monitorare l’andamento delle richieste pervenute e la conseguente diminuzione degli incentivi, ed è stato un po’ come andare sulle montagne russe, ma solo per la vertiginosa caduta libera.
Alle 19.24 (poco più di sette ore dopo l’apertura del bando) di 80 milioni di euro ne erano disponibili unicamente 7.494.566,26.
Il fondo è sceso a 4.693.177,76 milioni di euro alle 20.58, poi a 3.628.324,76 milioni alle 22.35 e a 3.265.125,76 milioni quaranta minuti dopo, cioè alle 23.16.
Chi aveva commentato che le risorse poste sul piatto fossero troppo poche, e già paventava un click-day simile a quello delle auto elettriche, ha sbagliato di pochissimo.
Dopo la pausa notturna, già dalle sette il contatore ha ricominciato a scendere, segnando 2.385.444,76 milioni ancora disponibili (sempre per il Sud Italia), calati a 2.271.159,76 alle 8.26, con 10.180 richieste presentate e accettate.
Considerando che il REN è previsto per impianti fotovoltaici con potenza “non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW” possiamo già tracciare una media dell’ipotetica futura nuova capacità solare che verrà installata nel Sud Italia.
IL CONTATORE PER IL CENTRO, IL NORD E REGIONI/PROVINCE AUTONOME
La situazione nel resto d’Italia è meno adrenalinica, con i fondi che scendono a velocità molto più graduale, come potete vedere nelle immagini postate e catturate direttamente dalla pagina ufficiale del GSE, nella sezione del contatore.
Alle 8 del mattino di sabato restano ancora a disposizione 15.421.127,00 € su 20.000.000,00 €; in pratica, i fondi sono stati a malapena toccati.
La diversa “velocità” con cui i fondi stanno finendo non necessariamente indica un maggiore interesse verso le FER di alcune Regioni rispetto alle altre (anzi, abbiamo parlato più volte di come il Nord Italia aumenti costantemente le proprie installazioni fotovoltaiche).
REDDITO ENERGETICO, SERVONO PIU’ FONDI
Se tante richieste arrivate dal Sud Italia sono state accolte, la velocità con cui i fondi si stanno esaurendo lascia presagire che molte di più verranno disattese, sebbene ci sia la possibilità che qualcuno rinunci o che qualche ente faccia una donazione al GSE, rimpinguando nuovamente le casse del Gestore.
La fame del Meridione rende chiaro che probabilmente 80 milioni di euro sono una cifra nemmeno lontanamente sufficiente a sostenere la crescita del fotovoltaico dove il suo rendimento è maggiore rispetto al resto d’Italia.
Il prossimo anno, quando il GSE aprirà nuovamente il bando, se i fondi resteranno gli stessi assisteremo verosimilmente alla medesima corsa all’incentivo, che coprirà una minima parte delle richieste, lasciando al palo molti altri.
Gli 80 milioni di euro per il Meridione sono terminati alle 11.25 con 10.501 domande presentate; meno di 24 ore dopo la loro disponibilità ai cittadini aventi diritto.
Ricordiamo i requisiti per accedere al Fondo Energetico Nazionale che sono:
- Un ISEE inferiore a € 15.000, che sale a € 30.000 in presenza di almeno 4 figli a carico; Essere titolari di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze;
- Essere intestatari di un contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare, ovvero del punto di connessione alla rete elettrica;
- Non dovranno essere presenti impianti di produzione già in esercizio presso tale punto di connessione;
- Il soggetto beneficiario dispone dell’energia elettrica oggetto di autoconsumo fisico per il soddisfacimento dei fabbisogni energetici dell’unità immobiliare di residenza anagrafica del nucleo familiare.
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