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Assegno unico 2024: Quando si rinnova l’Assegno Unico, quando fare domanda. Novità sugli importi, requisiti e pagamento. Tabella assegno unico 2024

Assegno unico 2024

L’assegno unico universale per i figli è una importante misura di sostegno per le famiglie ormai attiva da qualche tempo. Vediamo in cosa consiste, quali sono gli importi e come richiedere l’Assegno Unico 2024, con qualche novità.

Che cos’è l’Assegno Unico

Si tratta di un assegno che sarà valido fino ai 21 anni dei bambini e operativo dal 1° luglio 2022.

La misura è nata con l’obiettivo di mettere ordine tra le varie misure per la famiglia, tra bonus, assegni e detrazioni e concentrare le risorse in una soluzione unica, come avviene già in alcuni Paesi europei.

L’assegno unico e universale consiste in una quota che viene data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato in alcuni casi.

E’ per tutti, e la quota dipende dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti ricevono di più, e le più ricche hanno solo una quota base.

L’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.

Sono scomparsi molti bonus che sono stati assorbiti dall’Assegno Unico

Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, sono state abrogate le seguenti misure di sostegno alla natalità:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (Bonus bebè);
  • bonus corredino
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

L’Assegno unico non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

L’Assegno è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza.

Requisiti per l’Assegno Unico

L’assegno è destinato alle famiglie in questi casi:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Assegno unico: quando arriva

L’Assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione.

Assegno unico: le novità del 2024

Con la nuova Legge di Bilancio 2023 presentata dal governo Meloni, l’assegno sarà maggiorato del 50% nel primo anno di vita del bambino e le famiglie numerose, quelle composte da 3 o più figli, avranno diritto a un ulteriore aumento del 50% per la durata di tre anni.

Assegno unico: quando fare domanda

La domanda si può presentare in via telematica a Inps o presso Caf e Patronati.

L’erogazione dell’assegno decorre dallo stesso mese di presentazione della domanda e avviene mediante accredito su Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato. In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban di ciascun genitore.

Quando va rifatta la domanda per l’assegno unico nel 2024? Chi ha già presentato la domanda per l’Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, continuerà a ricevere il contributo senza dover presentare un rinnovo.

Ma attenzione: resta obbligatoria la presentazione dell’ISEE in corso di validità per poter usufruire dell’importo completo. Se non dovesse essere presentata la nuova certificazione ISEE si riceverà l’importo minimo.

Le domande possono essere presentate tramite:

  • servizio online;
  • Contact center;
  • patronati;
  • app INPS Mobile.

L’assegno può essere chiesto entro 120 giorni dalla nascita di un nuovo figlio, dal 7° mese di gravidanza e per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età.

Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di Assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

Per info ecco la pagina INPS dedicata.

Importi Assegno unico

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. E’ prevista una quota variabile modulata in modo progressivo.  

L’importo spettante varia in base:

  • alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda;
  • all’età e al numero dei figli;
  • alle eventuali situazioni di disabilità dei figli.

Nel messaggio Inps n. 572 dell’8 febbraio 2024 è disponibile l’allegato 1 con le nuove tabelle Assegno unico per l’anno 2024.

 
In particolare, è prevista:

  • una quota variabile progressiva (da un massimo di 199,4 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.090,61 euro a un minimo di 57 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro).

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:

  • nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
  • madri di età inferiore a 21 anni;
  • nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • figli affetti da disabilità;
  • figli di età inferiore a un anno;
  • figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE non superiore alla soglia.

L’Inps sul proprio portale ha pubblicato un simulatore dell’assegno unico, utile a calcolare gli importi.

Info sul sito INPS

Maggiorazione Assegno Unico 2024

Nel 2024 c’è stato un aumento generale nelle tariffe legato ai cambiamenti l’indice dei prezzi al consumo, in base alle rivalutazioni effettuate dall’Istat. L’aumento è stato del +5,4%.

Domande e risposte



Perché è detto Assegno Unico universale?

Perché è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 43.240 euro.

Revisionato da Francesca Capriati



 

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