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Sono tante le novità del decreto Sostegno messo in cantiere dal governo Draghi: ristori a partite Iva, professionisti e imprese; prolungamento del blocco dei licenziamenti al 30 giugno; investimenti a fondo perduto per il settore della neve, ancora chiuso; nuovo rinvio delle cartelle al 30 di aprile. La prossima settimana potrebbe arrivare la fumata bianca per il primo decreto economico del governo Draghi.

Il primo decreto economico del governo Draghi potrebbe vedere la luce la prossima settimana. La discontinuità con il Conte due, chiesta a gran voce da diverse componenti del nuovo esecutivo, partirà dal nome: non più ristori ma sostegno. Nel nuovo decreto, infatti, ci saranno diversi provvedimenti particolarmente attesi, e non si tratta solo di investimenti a fondo perduto per sostenere aziende e lavoratori in difficoltà. Oltre ai ristori promessi, infatti, ci sarà il prolungamento del blocco dei licenziamenti, ma anche un nuovo rinvio delle cartelle. Nel decreto Sostegno ci saranno anche due miliardi di investimenti per trasporto e somministrazione del vaccino anticovid e per lo sviluppo di nuovi medicinali.

Blocco dei licenziamenti: in arrivo la proroga al 30 giugno

Il nuovo decreto Sostegno, ancora in fase di discussione all’interno del governo Draghi, prevedrebbe un rinvio della scadenza del blocco dei licenziamenti, chiesta da tempo dai sindacati. L’idea dell’esecutivo è prorogare il termine al 30 giugno, confermando anche la cassa integrazione per l’emergenza Covid per tutte le aziende. L’ammortizzatore sociale, gratuito per le imprese in difficoltà, seguirà l’andamento del blocco dei licenziamenti, ma se per le piccole e medie imprese potrebbe essere prorogato anche a fine anno, per industria ed edilizia in estate si potrebbe tornare alla cassa integrazione ordinaria.

Ristori: in arrivo aiuti a partite Iva, pronti 600 milioni per il settore della neve

Il governo sta mettendo a punto un piano di aiuti per circa 2,7 milioni di partite Iva, professionisti e imprese che hanno perso parte del fatturato. Gli indennizzi dovrebbero essere divisi per fasce: 30% per aziende e professionisti con fatturato fino a 100mila euro l’anno, 25% per quelli tra 101mila e 400mila euro, 20% da 401mila a un milione, 15% da uno a cinque milioni di euro. Sono stati stanziati, a parte, circa 600 milioni per i ristori al settore della neve, chiuso anche dall’ultimo Dpcm, il primo dell’era Draghi. Gli investimenti a fondo perduto per le imprese di montagna dovrebbero arrivare entro la fine di aprile.

Cartelle, nuovo rinvio al 30 aprile

Nel nuovo decreto Sostegno ci sarà anche un capitolo dedicato al fisco. La sospensione dell’invio delle nuove cartelle, già rimandata più volte, sarà ulteriormente posticipata al 30 aprile 2021. Fino alla fine dello stato di emergenza (per ora previsto proprio per quella data). Stiamo parlando di almeno 60 milioni di cartelle. Sempre il 30 aprile scadranno i termini per il pagamento della rottamazione ter e del saldo e stralcio.



 

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