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Quando scatta la prescrizione dei debiti del defunto? Scopriamo insieme i dettagli della normativa, comprese le differenze con i debiti in generale (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Prescrizione dei debiti del defunto: quando scatta?

Quando un caro viene a mancare sono tante le pratiche burocratiche che gli eredi devono affrontare e portare a termine. Tra queste, oltre alle eventuali proprietà, denaro e conti da riscuotere, ci possono essere i debiti da saldare.

I debiti ereditari possono essere un gran problema per i figli o per i parenti che dovranno sistemare queste posizioni morose. Di norma la prescrizione scatta dopo dieci anni anche se esistono alcuni casi, ben regolamentati dall’ordinamento, in cui inizia dopo cinque anni.

Prescrizione debiti ereditari: 5 o 10 anni?

La prescrizione decennale si applica ai debiti ereditari più generali come quelli legati ai contratti, alle fatture emesse ma non pagate e alle imposte dovute allo Stato e non versate.

Il congelamento e la conseguente eliminazione del debito, scatta dopo cinque anni se riguarda gli atti illeciti, come i risarcimenti, le imposte locali, i contributi da versare e gli stipendi arretrati.

Ricorda poi che non esiste l’ereditarietà per le multe stradali, le sanzioni amministrative e le sanzioni penali. Queste infatti restano in capo al defunto (in gergo giurisprudenziale de cuius ndr).

Per rendere ancora più chiaro l’argomento, abbiamo riassunto questo paragrafo in una tabella che puoi consultare qui sotto:

Tipo di debito Quando scatta la prescrizione
Debiti ereditari legati a contratti dopo 10 anni
Fatture emesse ma non pagate dopo 10 anni
Imposte dovute allo Stato e non versate dopo 10 anni
Atti illeciti (risarcimenti) dopo 5 anni
Imposte locali dopo 5 anni
Contributi da versare dopo 5 anni
Stipendi arretrati dopo 5 anni
Multe stradali Non sono ereditarie
Sanzioni amministrative Non sono ereditarie
Sanzioni penali Non sono ereditarie
Dopo quanti anni scatta la prescrizione?
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Come si calcola la prescrizione? Gli esempi

La prescrizione dei debiti ereditari e non solo si calcola a partire dalla data in cui il debito è sorto. Bisogna quindi tenere conto proprio del giorno in cui, burocraticamente, è nata l’obbligazione che ha generato il diritto di credito da parte del creditore.

Come abbiamo visto, la morte del debitore non sempre estingue il debito. Questo può ricadere sugli eredi che sono tenuti a saldarlo. In ogni caso la morte del de cuius non influenza il calcolo ai fini della prescrizione.

Si deve infatti sempre prendere in considerazione il giorno in cui il defunto era tenuto al pagamento o l’ultimo atto interruttivo della prescrizione, anche se compiuto dal defunto stesso. Spesso quindi, i termini di prescrizione per gli eredi possono essere molto brevi.

Attenzione agli atti interruttivi

Quando si fa riferimento al tema della prescrizione dei debiti, bisogna fare attenzione agli atti interruttivi. Si tratta di una serie di azioni, che possono essere svolte sia dal debitore sia dal creditore, che bloccano il calcolo dei termini prescrittivi imponendo di ricominciare il conto da zero.

Tra questi provvedimenti troviamo, per esempio, i solleciti di pagamento, le diffide e le messe in mora.

Ricorda: affinché questi eventuali atti interruttivi della prescrizione siano validi, se vengono eseguiti dopo la morte del de cuius, devono essere direttamente indirizzati agli eredi, anche se inviati al recapito del defunto.

In particolare la normativa prevede che, entro un anno dalla morte del debitore, il creditore può inviare una richiesta di pagamento generica agli eredi del defunto. Successivamente, dovrà menzionare ciascuno di loro per la rispettiva quota e inviare la richiesta agli indirizzi di residenza degli eredi. In caso contrario il sollecito è invalido.

Gli esempi

Per meglio comprendere il tema, facciamo qualche pratico esempio.

CASO 1

  • data di nascita del debito da pagare: 5 maggio 2020;
  • tipologia di obbligazione: pagamento di imposte allo Stato;
  • morte del debitore: 15 giugno 2026.

In questo caso la prescrizione scatterebbe dopo dieci anni e quindi circa il 5 maggio 2030.

CASO 2

  • data di nascita del debito da pagare: 5 maggio 2020;
  • tipologia di obbligazione: pagamento di imposte allo Stato;
  • morte del debitore: 15 giugno 2026;
  • invio sollecito agli eredi da parte del creditore: 25 gennaio 2028.

In questo caso la prescrizione scatterebbe dopo dieci anni dal sollecito e quindi circa il 25 gennaio 2038. Il motivo risiede nell’invio del sollecito agli eredi dallo Stato (creditore).

I termini generali della prescrizione

La prescrizione non scatta solo per i debiti ereditari ma può essere riconosciuta per qualsiasi obbligazione. I termini stabiliti dalla legge variano a seconda della tipologia di debito:

Tipo di debito da pagare Da quando scatta la prescrizione
Bollette (luce, gas, acqua) Dopo 2 anni
Bollette (altre) Dopo 5 anni
Spese condominiali Dopo 5 anni
Singole annualità delle rendite vitalizie e pensioni alimentari Dopo 5 anni
Canoni di affitto e oneri condominiali Dopo 5 anni
Interessi dovuti al creditore Dopo 5 anni
Pagamenti dovuti annualmente o con scadenze più brevi Dopo 5 anni
Stipendio Dopo 5 anni
TFR e altre indennità per la cessazione del rapporto di lavoro Dopo 5 anni
Utili societari Dopo 5 anni
Contributi Dopo 5 anni
Pagamento dei professionisti (senza contratto scritto) Dopo 3 anni
Pagamento dei prestatori di lavoro con durata > 1 mese Dopo 3 anni
Cambiali Dopo 3 anni
Risarcimenti in caso di incidente stradale Dopo 2 anni
Danni e vizi relativi a contratti d’appalto Dopo 2 anni
Diritti derivanti da contratti di assicurazione Dopo 2 anni
Provvigioni dovute ai mediatori Dopo 1 anno
Premi assicurativi Dopo 1 anno
Contratti di trasporto Dopo 1 anno
Prestazioni di lavoro inferiori a 1 mese Dopo 1 anno
Pagamenti dovuti alle strutture di pernottamento Dopo 6 mesi
Assegni Dopo 6 mesi
Alcuni diritti di recesso Dopo 6 mesi
I termini generali della prescrizione
Debiti del defunto prescrizione: quando scadono. Esempi
L’immagine rappresenta delle cartelle di pagamento e un orologio, simboli del tema prescrizione dei debiti del defunto

FAQ sulla prescrizione

Che cos’è la prescrizione?

La prescrizione è il periodo di tempo entro cui un debito si estingue se il creditore non ne richiede il pagamento. Passato questo tempo, il creditore perde il diritto di chiedere il pagamento. La durata della prescrizione varia in base al tipo di debito e alla normativa specifica.

Quando si applica la prescrizione dei debiti?

La prescrizione dei debiti si applica dal momento in cui nasce l’obbligo di pagare. Questo significa che la prescrizione inizia a decorrere dalla data in cui il debito è sorto.

Tuttavia, se ci sono atti che interrompono la prescrizione, come solleciti di pagamento, diffide o messe in mora, il periodo di prescrizione riparte da zero dal momento di questi atti.

Quali debiti si prescrivono in 5 anni?

I debiti che si prescrivono in 5 anni includono una serie di obbligazioni comuni. Tra questi ci sono le bollette, ad eccezione di quelle per luce, gas e acqua che si prescrivono in 2 anni.

Altri debiti che si prescrivono in 5 anni sono le spese condominiali, i canoni di affitto, gli oneri condominiali, gli interessi dovuti al creditore, pagamenti dovuti annualmente o con scadenze più brevi, stipendi, TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e altre indennità per la cessazione del rapporto di lavoro, e utili societari.

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