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Con il rientro dalla vacanze, impossibile non tornare a parlare di bonus, soprattutto quando sono quasi alla scadenza e con probabilità non verranno prorogati. A partire dal 1 gennaio 2025, infatti, gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica e quindi anche quelli per l’acquisto di caldaie a gas a condensazione tradizionali, potrebbero sparire. Il motivo principale è che l’Italia si adegua alla direttiva europea “Case Green” che prevede di ridurre il consumo medio di energia del 16 per cento entro il 2030, e di almeno il 20 per cento entro il 2035 degli edifici residenziali.

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Bonus caldaia in scadenza, meglio approfittarne

Alla luce di questo, pur non facendo scomparire del tutto le caldaie tradizionali, che continueranno a essere disponibili fino al 2040, nel frattempo se incentivi ci saranno, e comunque non è sicuro, privilegeranno l’acquisto di sistemi ibridi, che sono più efficienti ed ecologici. Per questo, se si vuole installare una caldaia a condensazione, o sostituire quella già esistente con una più nuova ed efficiente, meglio approfittare del bonus caldaie 2024, che scadrà il 31 dicembre.

Va detto, che chiamare “bonus”, l’aiuto per sostituire la caldaia esistente o installarne una nuova, non è del tutto corretto: si tratta, infatti, di un incentivo che rientra tra i bonus edilizi attualmente esistenti, e che danno diritto a detrazioni del 50%del 65% o del 70%.

Ancora qualche mese e poi scadrà la misura per detrarre la spesa per l’acquisto di una nuova caldaia tradizionale (Getty Images)

Detrazione al 50%

Esistono diverse possibilità per ottenere la detrazione caldaia: per esempio, il bonus ristrutturazione casa. Esso dà diritto a una detrazione del 50% quando si tratta di interventi di sola ristrutturazione o manutenzione straordinaria. In questo caso, il contributo è valido anche nel caso di prima istallazione.

Eco-bonus caldaia al 65%

Un’altra possibilità è quella dell’Ecobonus 65%, che permette di detrarre le spese sostenute per la sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie che comportino anche un futuro risparmio energetico con relativo taglio dell’impatto della bolletta. Una ulteriore possibilità per ottenere un contributo del 65% è l’iniziativa denominata Conto Termico 2 gestito dal Gestore dei servizi energetici.

Superbonus 70%

Con il Superbonus 70% c’è la possibilità di richiedere un incentivo del settanta per cento, ma solo nel caso in cui la sostituzione della caldaia comporti un aumento di almeno due classi di efficienza energetica dell’edificio. In questo caso, l’acquisto e installazione devono avvenire contemporaneamente ai lavori ammessi al Superbonus. Questa agevolazione, nel 2025 dovrebbe scendere al 65%, ma non tutti potranno usufruirne, poiché tra i requisiti, c’è quello secondo il quale le spese per i lavori avviati devono essere state sostenute entro il 29 marzo 2024.

Tutti i documenti da conservare

Al fine di richiedere la detrazione fiscale sarà necessario conservare i seguenti documenti: certificato di asseverazione, redatto da un professionista qualificato;  certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche; schede tecniche dei prodotti e l’eventuale documentazione supplementare. Per quanto riguarda, invece, i documenti amministrativi si dovranno conservare: fatture relative alle spese sostenute; ricevuta del bonifico bancario o postale; ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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