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Compravendita casa, lasciar perdere o tentar non nuoce? La circolare condiziona la materia, ecco come gestire la questione in modo corretto.

Senza ombra di dubbio il semplice pensiero di effettuare la compravendita di una casa, mette in difficoltà. Non si tratta di “sogni infranti”, ma di quanto la situazione abbastanza complessa, specie quando entrano in gioco circolari come la n. 13 del 2024, pronte a danneggiare ulteriormente le prospettive per i contribuenti. Ecco cos’è necessario sapere, soprattutto se c’è davvero questa stangata, come affrontare la problematica senza perderci il doppio.

Guida all’aggiornamento legge in materia casa: come non fare errori di valutazione (@Canva)- Trading.it

La questione verte attorno un semplice quesito: conviene vendere la propria abitazione dopo averla ristrutturata con il superbonus 110? Perché entra in gioco la circolare sopracitata con la nuova Legge di Bilancio 2024, la n°213, a tassare la situazione in atto. Significa che c’è un reddito diverso da tassare. Per cui in base alle criticità di questa tematica, ci si domanda se conviene o no, se è una mossa giusta, o si rivela essere in questo momento di grande fermento legislativo, la soluzione peggiore.

Soprattutto ci si domanda, se ci sia una modalità adatta per gestire la questione. La risposta è sì, ma bisogna approfondire a dovere la materia. Fortunatamente la circolare n. 13 del 2024 fornisce già qualche chiarimento, ma la domanda è la stessa: si può vendere senza venire pesantemente tassato dallo Stato?

Compravendita casa, l’assurdità della nuova legge: comprare o no?

I primi chiarimenti della circolare vengono annessi agli ultimi pronunciamenti dell’Agenzia delle Entrate in relazione al Plusvalore del Bonus. Con esso si fa riferimento alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di un bene, e da ciò si determina il cosiddetto “plusvalore”. Questo scatta nel momento in cui c’è una cessione a titolo oneroso di immobili con oggetto il superbonus, ma non da più di 10 anni. Quindi, verranno tassati o no? Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

Compravendita casa cos'è cambiato con la nuova legge
Guida all’aggiornamento legge in materia casa: come non fare errori di valutazione (@Canva)- Trading.it

L’Agenzia delle Entrate risponde alla questione affermando che in relazione alla circolare e al calcolo del plusvalore, le spese dei lavori non devono essere considerate, e queste aumentano la plusvalenza da tassare se il contribuente ha usufruito pienamente del 110 nella forma di fattura e cessione di credito. La nuova condizione di tassazione ricoprirebbe il periodo di utilizzo di questo sistema a partire dal 1 gennaio del 2024. Quindi, si dovrà far fronte alle seguenti condizioni.

Chi decide di vendere casa, un’abitazione ristrutturata con il superbonus 110, verrà tassato dalla Legge di Bilancio. Questo vale anche per chi ha posto in essere una maxi agevolazione con la detrazione del 75%, 90% e 110%, senza aver richiesto la cessione di conto. Tutte le cessioni a partire dal 2024, sono sottoposte a tassazione.

In conclusione, la nuova Legge di Bilancio, secondo la Circolare n.13, non dà scampo a nessuno, in quanto tassare l’attività di compravendita è una quasi una realtà consolidata a tutti gli effetti. Quindi, no, non converrebbe vendere, perché basta che siano stati concretizzati interventi da parte del Superbonus, e la tassazione entra in gioco.

 

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