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La capacità delle energie rinnovabili, sebbene non sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno del nostro Paese, è in continua crescita. Il mercato nazionale delle FER sta subendo un periodo di forte crisi legislativa, dovuto soprattutto alle misure contrastanti, come il divieto di installare impianti fotovoltaici a terra, l’attuazione del Decreto Aree idonee e l’attuazione di nuovi strumenti come il FER X e il FER 2.

Nonostante le numerose difficoltà incontrate, il risultato complessivo della capacità delle energie rinnovabili del 2024 merita di essere preso in considerazione. Durante i primi otto mesi dell’anno la capacità delle FER è aumentata di quasi 5GW, arrivando così a un totale di 73,6 GW di potenza elettrica sostenibile installata sul territorio nazionale.

L’aumento della crescita è da attribuire principalmente agli impianti fotovoltaici ed eolici. Attualmente, in termini di potenza installata, il fotovoltaico ha superato di gran lunga l’ idroelettrico.

FOTOVOLTAICO IN ITALIA



L’aggiornamento delle energie rinnovabili riferito al 2024 pubblicato da Terna, indica che il settore fotovoltaico è in rapida crescita. Da gennaio ad agosto sono stati installati ben 208.524 nuovi impianti con una capacità complessiva di 4,35 GW. La crescita è altresì dovuta all’appoggio di impianti di grandi dimensioni.

Nello specifico le centrali sopra i 10 MW hanno portato un contributo di 788 MW. Il primato va al Lazio, che in otto mesi è riuscito a installare 10 nuovi impianti di grandi dimensioni per una capacità di 378 MW. Al secondo posto troviamo la Sardegna con all’attivo 4 nuovi impianti e 176 MW. Segue la Puglia con anch’essa 4 nuovi impianti e +49 MW di capacità installata.


In totale, a fine agosto, gli impianti installati erano un totale di 1.803.498 con una capacità totale di 36.632 MW. Nonostante i 93 impianti con potenza superiore a 10 MW, il contributo maggiore arriva dai privati e dalle imprese, che offrono all’Italia un totale di 16.140 MW di potenza.

EOLICO



L’ eolico, a differenza del fotovoltaico, ha una crescita più lenta. Gli impianti in questione hanno contribuito in parte minore, con 484 MW aggiunti nei primi otto mesi, all’aumento della capacità totale. Gli impianti installati nel 2024 sono solo 48, e il contributo maggiore è arrivato da installazioni minori di 10 MW; 449 MW su 12 centrali.

La Campania, da sola, è riuscita a installare ben 7 parchi eolici per una nuova potenza di 213 MW, per un totale di esercizio di 12.820 MW su 6.115 impianti. Gli impianti eolici suscitano proteste e polemiche da parte delle comunità, in quanto grandi appezzamenti di terreno vengono sottratti all’agricoltura e l’impatto sul paesaggio è devastante.


Attualmente sono cento le firme dell’appello rivolto al Presidente della Repubblica, allo scopo di bloccare la costruzione di un impianto eolico nel territorio di Orvieto e Castel San Giorgio, poiché vicini a beni culturali protetti. Questo però, è solo uno dei motivi per cui l’eolico sta procedendo a passo d’uomo in questa marcia verso la transizione energetica.

E’ evidente che il percorso non è privo di ostacoli, soprattutto per l’eolico, rallentato dalle proteste e dalle limitazioni territoriali. A tal proposito, sarà necessario trovare un equilibrio tra la salvaguardia del paesaggio e l’espansione delle fonti rinnovabili, affinché l’Italia possa raggiungere gli obiettivi climatici e garantire un futuro più sostenibile.

Crediti grafici Terna

 

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