Le Marche puntano sullo sviluppo dell’eno e dell’oleoturismo per diversificare le attività delle aziende agricole e per garantirne un reddito migliore.
E per farlo hanno approvato le linee guida di due nuovi bandi che metteranno a disposizione 1,5 milioni di euro per le attività enoturistiche e 1 milione di euro per quelle oleoturistiche.
I due bandi rientrano nei sistemi di promozione e di sostegno alla diversificazione delle attività delle imprese agricole previsti dal Completamento dello Sviluppo Rurale.
Come ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, l’enoturismo e l’oleoturismo sono visti come leve strategiche per valorizzare il settore agricolo, integrandolo in un sistema di accoglienza turistica che punti a offrire esperienze uniche, basate sulla cultura e le tradizioni rurali.
L’obiettivo principale è quello di sviluppare un’offerta turistica basata sulla cultura enogastronomica, sulle bellezze naturali e sul patrimonio storico-architettonico locale, attraverso il miglioramento dell’accoglienza turistica fatta dalle imprese agricole, anche grazie all’introduzione di servizi innovativi e alla messa a disposizione di nuovi modelli di ospitalità in grado di offrire un profondo contatto con la natura e con le attività delle aziende stesse.
Oltre a questo lo sviluppo delle attività turistiche vuole avere anche lo scopo di migliorare l’attrattività delle aree rurali, sviluppandone l’economia e la fruibilità, e contrastando così anche lo spopolamento delle campagne.
Nello specifico i due bandi offriranno contributi a fondo perduto per finanziare la ristrutturazione, il recupero e l’ampliamento di fabbricati per le attività enoturistiche e oleoturistiche, per la realizzazione e l’adeguamento di impianti tecnologici dei locali, per l’acquisto di attrezzature per l’attività, inclusa la loro messa in opera.
Inoltre, potranno essere finanziati anche l’acquisto o lo sviluppo di programmi informatici per i siti internet aziendali in almeno tre lingue e le spese generali collegate agli investimenti.
Per fare domanda le aziende interessate dovranno presentare un progetto e un piano aziendale dove si indichino gli investimenti da fare, investimenti che devono essere subito cantierabili e che devono avere un valore minimo di almeno 15mila euro.
Il contributo coprirà una parte degli investimenti in una percentuale variabile a seconda del tipo di opere o di acquisti e della zona in cui è collocata l’azienda e, in ogni caso, non potrà superare i 200mila euro.
Ora non resta che aspettare l’apertura dei bandi.
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