La sesta edizione del Festival dell’Economia Civile ha svelato i nuovi indicatori del BenVivere nelle province italiane. Pordenone è la provincia in cui si vive meglio in assoluto: Trieste è la grande novità del 2024, scalando 19 posizioni e conquistando il quarto posto. Bolzano, invece, dopo anni di dominio, ha perso terreno. Tra le altre novità, l’ingresso in top 10 di Rimini, Udine e Parma. Al Sud, la situazione rimane critica, con Crotone e Reggio Calabria in fondo alla classifica.
La ricerca evidenzia un miglioramento nelle dimensioni dell’accoglienza, del lavoro e dell’impegno civile, mentre demografia, legalità e inclusione mostrano una contrazione.
E la Puglia? La posizione più alta è per Bari, 68esima, che guadagna 11 posizioni: seguono Brindisi, 74esima, che perde 2 posizioni, Lecce, 83esima, che ne guadagna 3, la Bat, 87esima, che ne perde 7, Foggia 101esima e, fanalino di coda, Taranto 105esima.
Dal Rapporto emerge che «a differenza dello scorso anno, il livello dei punteggi sia migliorato a livello di media totale fra le 107 province (+0,17%), così come fra le peggiori dieci (+0,23%), ma abbia subito una flessione, al contrario, fra le migliori dieci (-0,33%). In altri termini, c’è una situazione complessiva di maggiore ben-vivere, la seconda metà della classifica è più vicina alla prima, i secondi sono più vicini ai primi e gli ultimi ai penultimi».
Inoltre, «la maggior parte delle province che registrano un miglioramento presentano una tendenza positiva (aumento) nel tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese (quasi il 70% delle province), nella riduzione dei Neet (in quasi l’88%), nella percentuale di imprese straniere (in aumento in oltre l’80%), nel tasso di nuzialità». Le classifiche sono state redatte analizzando una serie di indicatori relativi a dimensioni quali accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona. Nello specifico invece, gli indicatori che definiscono il punteggio della Generatività sono tredici, tra cui rientrano la raccolta differenziata, il numero di startup innovative, il tasso di nuzialità e natalità, l’età media delle madri al parto, il numero medio di figli, i Neet, le imprese di stranieri, il ‘voto col portafoglio’.
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