Più alloggi pubblici, recuperare i fabbricati non occupati e trasformare le due caserme Huber e Vittorio Veneto in edifici civili. Sono alcune delle soluzioni proposte al problema casa di Bolzano da uno studio sul fabbisogno abitativo commissionato alcuni anni fa dal Comune. Soluzioni rimaste inattuate: Bolzano è terza in Italia per costo delle case e affitti; più care solo Milano e Roma. I prezzi sono aumentati soprattutto in periferia, dove tra il 2013 e il 2022 sono cresciuti il valore delle abitazioni fino a più del 47% (toccati i 3.800 euro a metro quadro) e gli affitti fino a più del 35% (arrivati a più di 11 euro a metro quadro). Costi che per un alloggio di 100 mq portano via quasi la metà dello stipendio medio di un lavoratore dipendente, in una città che attende 3.200 nuove famiglie in arrivo fino al 2040.
Incidono sul problema anche altri fattori, come gli alloggi affittati ai turisti che nel 2021 erano quasi il 6% di tutte le abitazioni non occupate, e l’offerta di posti letto in strutture non alberghiere, cresciuta del 240% negli ultimi dieci anni.
Nel servizio l’intervista a Peter Morello dell’ Istituto Nazionale Urbanistica dell’Alto Adige, collaboratore dell’associazione Restart BZ impegnata in questioni abitative a Bolzano.
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