Il caso a Veglie. L’anziano ritrovato in posizione supina e con il volto tumefatto, mentre l’impianto di videosorveglianza dell’appartamento era stato messo fuoriuso dalla mancanza di corrente
La procura blocca la tumulazione e dispone l’autopsia sul corpo di un anziano, deceduto in ospedale dopo essere stato trovato in fin di vita nella sua abitazione col volto tumefatto.
Il “giallo” arriva da Veglie, in provincia di Lecce, dove un uomo di 91 anni è stato soccorso dai figli, che lo avevano trovato privo di sensi sul pavimento di casa, all’interno della quale era stata staccata la corrente elettrica. Trasportato in ospedale, l’anziano è purtroppo morto poche ore dopo.
I sospetti e le stranezze
Inizialmente, la causa della morte era stata attribuita a un malore. Ma i familiari della vittima hanno presentato una denuncia ai carabinieri per chiedere che vengano chiarite le circostanze che hanno portato alla morte del genitore e le esatte cause del suo decesso. A insospettirli sarebbero stati la posizione supina in cui è stato ritrovato e la mancanza di luce, che ha messo fuori uso l’impianto di videosorveglianza dell’abitazione. Oltre alle lesioni riscontrate sul volto, che potrebbero essere state causate da un’aggressione o anche da una caduta.
Tumulazione bloccata
Secondo quanto riportato dai parenti, l’uomo avrebbe ricevuto alcune visite nel tardo pomeriggio di martedì, poche ore prima di essere ritrovato in fin di vita, mentre si trovava da solo in casa. Celebrati i funerali nella mattinata di ieri, 9 ottobre, era tutto pronto per la tumulazione nel cimitero del paese, che però è stata bloccata dall’intervento dei carabinieri, proprio mentre amici e familiari si erano riuniti al campo santo per dare l’ultimo saluto.
L’autopsia sulla salma dell’anziano sarà eseguita al Policlinico di Bari, dove è stata trasferita nel frattempo, in quanto risultato positivo al Covid.
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