Nessun taglio di scuole, fusioni o accorpamenti. Il bacino scolastico del salernitano salvato dalla Regione. Dopo la tempesta dello scorso anno che aveva portato a 29 tagli di istituti, dalla Provincia trapelano conferme inaspettate che fanno tirare un sospiro di sollievo.
«Non ci saranno tagli, il salernitano è stato risparmiato»: a dichiararlo Angelo Michele Lizio, responsabile ufficio settore scuola dell’ente di Palazzo Sant’Agostino, dove venerdì si è tenuta una importante riunione d’ambito alla presenza di sindaci della provincia, organizzazioni sindacali, esponenti dell’Ufficio scolastico regionale. Sono state bocciate le proposte di nuovi omnicomprensivi nel Vallo di Diano e nel Cilento.
Le novità
Via libera invece a 11 indirizzi di studio ex novo. Ma la notizia più importante è lo stop alle fusioni. Salve tutte le scuole di 700 e 800 alunni che non raggiungono quota 900 alunni in provincia. Nonostante il crollo di 2.830 presenze tra i banchi, la Provincia ha reso noto l’indirizzo politico della Regione: no ai tagli per la provincia di Salerno. Le uniche scuole che saranno tagliate, perdendo preside e direttore dei servizi generali amministrativi insistono a Caserta e nel Napoletano, dove sono previsti 29 accorpamenti. «Non ci saranno tagli di scuole – dichiara Lizio – abbiamo avuto rassicurazioni dalla Regione. Fino al 2026 dovremmo stare tranquilli». «Nonostante il calo di alunni – continua Lizio – siamo riusciti a salvare le scuole in zone della provincia molto a rischio ed abbiamo autorizzato una decina di indirizzi nuovi nelle scuole e prevediamo anche l’avvio del Liceo made in Italy».
I sindacati
Soddisfazione da parte delle organizzazioni sindacali presenti. Per Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno, siamo di fronte a una decisione «saggia e responsabile che salva interi territori della provincia, già pesantemente colpita dai tagli dell’ultimo inverno in cui sono state accorpate e fuse 29 autonomie. Il Salernitano ha già dato nei mesi scorsi. Accogliamo positivamente le scelte della politica». «Nella riunione tenutasi presso la Provincia – dichiara Enzo Pastore, segretario Cisl scuola Salerno – ci è stato comunicato che per il prossimo anno scolastico in provincia di Salerno non vi saranno ulteriori tagli di autonomie scolastiche che lo scorso anno hanno visibilmente rivoluzionato il panorama scolastico della nostra provincia con perdite di posti di dirigenti scolastici e Dsga. Siamo soddisfatti della scelta della Regione Campania che ha deciso di non gravare sull’organizzazione scolastica salernitana comprendendo la difficile situazione degli organici in special modo del personale Ata. Così si evitano, inoltre, ulteriori disagi all’utenza che non dovrà spostarsi per raggiungere le segreterie spostate in altri comuni per raggiungere il numero di autonomie stabilito dalla normativa vigente». I posti vuoti nelle aule preconizzavano altri tagli delle scuole a fronte della nuova legge sul dimensionamento scolastico che prevede un minimo di 900 alunni per scuola al fine di evitare gli accorpamenti. Per fortuna non sarà così.
La fotografia
Nel Salernitano i numeri delle presenze in classe sono da profondo rosso. In tre anni sono scomparsi 7.501 alunni. In Campania il rapporto alunno per classe alla scuola elementare è di 17,4 alunni per classe. Nel Salernitano si scende addirittura al rapporto di 17,1 alunni per classe, la media regionale più bassa. Nel Salernitano sono 42.630 gli alunni elementari (43.110 un anno fa), le classi sono 2.505.
Numeri a ribasso anche alle scuole dell’infanzia. In ambito regionale la presenza dei bambini dell’infanzia per classe è di 20,4 alunni, mentre nel Salernitano si scende ad un rapporto medio di 20 alunni per classe. All’infanzia sono 20.189 i bambini tra i 3 e i 5 anni (20.972 un anno fa), suddivisi in 1.045 sezioni. Banchi vuoti anche alle scuole medie (499 alunni in meno) e superiori (1.109 alunni in meno).
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