A testa bassa, ma con la spinta di un entusiasmo ritrovato per le ultime due vittorie conseguite contro Foggia e Crotone, il rigenerato Avellino di Raffaele Biancolino prova questa sera a continuare la scalata verso le zone alte della classifica.
Con l’obbligo di proseguire spediti e nella consapevolezza di non potersi concedere neppure la minima sosta per recuperare il terreno perduto nella cinque partite con in panchina Michele Pazienza (3 punti frutto di altrettanti pareggi e due sconfitte), i biancoverdi incrociano una Casertana ferita e vogliosa di riscatto per la sconfitta interna incassata nell’ultimo turno al Pinto per mano del Catania di Mimmo Toscano.
Un passo falso che, di riflesso, alza per entrambe il valore della posta messa in palio stasera con fischio di inizio, alle 19,30, affidato a Valerio Vogliacco della sezione di Bari. Di conseguenza se per Biancolino non esiste alternativa alla vittoria, per Iori l’eventuale sconfitta rischia di aprire pericolosi scenari anche perché fin qui la sua squadra non ha ancora trovato una sua dimensione reale come certificato dai 5 pareggi in 8 partite e da un 4-2-3-1 che vede nell’ex Asencio il terminale offensivo di una rosa comunque stravolta rispetto a quella che un anno fa ha conquistato, con un calcio zemaniano e spumeggiante, i playoff con in panchina Cangelosi. Sono queste le premesse al «derby dell’amicizia» tra due tifoserie da sempre rispettose, malgrado qualche recente incomprensione tra alcune fazioni, che vedrà almeno ottomila tifosi (Curva Sud e Termimio quasi sold out) affollare l’impianto di via Zoccolari.
In campo invece, almeno stando alle premesse, dovrebbe vedersi un Avellino arrembante con l’anomalo 4-3-1-2 coniato da Biancolino incentrato su un gioco offensivo e in verticale. Codici di base che nelle ultime due partite hanno prodotto effetti sfavillanti con sei reti realizzate, una sola subita ma soprattutto una manovra travolgente. Di conseguenza, sebbene Tribuzzi, Russo, Liotti e lo stesso Cionek, reintegrato nella notte di Crotone e tra i protagonisti indiscussi della gara dello Scida, stiano scalpitando, il Pitone riproporrà il suo undici base con la sola variabile del rientrante Cancellotti al posto del brasiliano naturalizzato polacco.
Davanti a Iannarilli, l’ex Pescara, Rigione, Enrici e Frascatore tracceranno la solita linea a quattro con il centrale prelevato dal Taranto chiamato a dare un’occhiata ad Asencio e i due esterni a non perdere di vista Bakayoko e Paglino. Inalterata rispetto alle ultime uscite sarà anche la mediana con Palmiero che, posizionato davanti alla difesa, si dividerà con De Cristoforo i compiti in fase di interdizione. L’ex Picerno,dopo la prima esclusione dalla formazione iniziale di Torre del Greco, ha reagito con due grandi prestazioni finendo per esaltare con il suo lavoro oscuro anche la fase di costruzione dell’ex Pescara.
Esattamente come avvenuto di recente, invece, il greco Sounas avrà licenza di affondare i colpi e sostenere tra la linea mediana e quella offensiva l’azione del folletto D’Ausilio. La fantasia, la capacità di saltare facilmente l’avversario e la velocità nella giocata, nella notte dello Scida, sono state armi letali con cui Biancolino ha steso l’avversario. Potenzialità che stasera il Pitone spera di mettere nuovamente al servizio di Patierno e Gori, coppia gol confermata nonostante gli acciacchi dell’ex Virtus Francavilla.
Il bomber, che darebbe chissà cosa pur di continuare a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, in settimana si è spesso gestito ma ieri ha partecipato regolarmente alla seduta di rifinitura. In prima fila stasera a guidare l’attacco alla Casertana ci sarà nuovamente lui ma, pronti a subentrare dalla panchina, ci sono anche Russo, Tribuzzi, Redan e Vano.
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