Il nuovo sgravio contributivo e il bonus badanti offrono opportunità di risparmio per i datori di lavoro domestico e un sostegno concreto alle famiglie con anziani non autosufficienti. Scopri i requisiti e le modalità per accedere alle agevolazioni.
Con l’introduzione di nuove misure previste dal Decreto Legge n. 19/2024, i datori di lavoro domestico che assumono badanti per l’assistenza a persone anziane non autosufficienti possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 100%, oltre a un bonus badanti volto a sostenere l’autonomia e la cura domiciliare degli anziani.
Queste agevolazioni puntano a migliorare la qualità delle cure a domicilio e a promuovere la regolarizzazione del lavoro domestico. Vediamo nel dettaglio come funzionano queste nuove agevolazioni e quali sono i requisiti per accedervi.
Sgravio contributivo: cosa prevede la misura
A partire dal 1° aprile 2024 e fino al 31 dicembre 2025, i datori di lavoro che assumono o trasformano a tempo indeterminato contratti di lavoro domestico per l’assistenza ad anziani non autosufficienti possono beneficiare di uno sgravio del 100% sui contributi previdenziali. Questo significa che i datori di lavoro saranno esentati dal pagamento dei contributi per un periodo massimo di 24 mesi.
L’agevolazione ha un tetto massimo di 3.000 euro annui per ogni rapporto di lavoro e sarà applicata in modo proporzionale su base trimestrale. Tuttavia, lo sgravio non incide sul calcolo delle prestazioni pensionistiche del lavoratore, mantenendo inalterata l’aliquota contributiva di riferimento.
Requisiti per accedere allo sgravio
Per poter accedere allo sgravio contributivo, devono essere rispettati alcuni requisiti specifici:
- L’anziano assistito deve avere almeno 80 anni.
- Deve essere titolare dell’indennità di accompagnamento.
- L’ISEE del datore di lavoro, valido per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, non deve superare i 6.000 euro.
Inoltre, lo sgravio non è concesso se, nei sei mesi precedenti, vi è stato un rapporto di lavoro domestico cessato con il medesimo datore di lavoro o un familiare. Un’eccezione è prevista per l’assistenza a invalidi civili, ciechi civili e invalidi di guerra, per i quali lo sgravio resta valido anche in presenza di tali circostanze.
Il bonus badanti: un sostegno per le famiglie
Oltre allo sgravio contributivo, il bonus badanti rappresenta un ulteriore strumento di supporto per le famiglie con anziani non autosufficienti. Introdotto in via sperimentale per il biennio 2025-2026, il bonus mira a potenziare le prestazioni di assistenza domiciliare e a promuovere l’autonomia delle persone anziane.
Il bonus consiste in una prestazione economica universale erogata dall’INPS, che comprende:
- Una quota fissa pari all’indennità di accompagnamento (531,76 euro mensili nel 2024).
- Un assegno di assistenza di 850 euro mensili.
Questo sostegno economico è destinato agli anziani con 80 anni o più, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un ISEE inferiore a 6.000 euro.
Come ottenere il bonus badanti
Per poter beneficiare del bonus badanti, i destinatari devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere non autosufficienti e avere un bisogno assistenziale di livello gravissimo, riconosciuto dall’INPS.
- Avere un ISEE per le prestazioni sociosanitarie non superiore a 6.000 euro.
- Essere titolari dell’indennità di accompagnamento o avere i requisiti per ottenerla.
La misura sarà operativa dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e prevede un finanziamento massimo di 250 milioni di euro per ciascun anno. Il bonus sostituisce l’indennità di accompagnamento, assorbendo tutte le altre prestazioni erogate a favore degli anziani non autosufficienti.
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