Brescia, il futuro delle green-box torna in Consiglio comunale #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Il report

In Commissione sono emerse tutte le differenze tra maggioranza e opposizione suoi contenitori per gli scarti «verdi»

La decisione sul futuro delle green-box, i contenitori per la raccolta degli scarti vegetali (erba falciata, rami potati e fogliame, ad esempio) passa al Consiglio Comunale. Si è svolto ieri l’incontro congiunto tra la commissione consiliare Ecologia, Ambiente e Protezione civile e quella Bilancio in cui è stata presentata una relazione sulle petizioni per l’abrogazione del nuovo sistema di smaltimento verde-ramaglie e per la revoca del provvedimento di rimodulazione del sistema di tariffazione della raccolta urbana dei rifiuti e per il mantenimento e potenziamento dei green-box diffusi sul territorio.

L’«accordo»

Dopo un acceso dibattito, le due commissioni consiliari hanno approvato l’invio della relazione al Consiglio comunale perché prenda in considerazione quattro nuove proposte e quindi le trasmetta alla Giunta al fine di approfondire le richieste dei cittadini.

Le proposte includono un miglioramento della comunicazione sul nuovo sistema di raccolta rifiuti, agevolazioni per chi aderisce al servizio porta a porta, verifiche sull’adesione alla raccolta differenziata e un potenziamento dei controlli contro l’abbandono dei rifiuti.

Opinioni diverse

Il dibattito ha messo in luce visioni contrapposte tra maggioranza e opposizione. L’opposizione ha espresso forti critiche verso la gestione attuale, sostenendo che l’eliminazione dei green-box ha causato disagi alla cittadinanza e alla città, come indicato dalle oltre quattromila firme raccolte. Mattia Margaroli (Fratelli d’Italia) ha attaccato la relazione, accusandola di «incoerenza rispetto alle richieste dei cittadini, che chiedono la reintroduzione dei green-box». Secondo Margaroli la rimozione dei cassonetti ha «peggiorato il degrado urbano, e la maggioranza dovrebbe avere il coraggio di rifiutare apertamente la richiesta piuttosto che dare “contentini”».

La maggioranza ha difeso le scelte adottate. Roberto Cammarata (Pd) ha ribattuto che il «documento menziona chiaramente le richieste di revoca fatte dai cittadini e sostiene che la questione meriti ulteriori discussioni in giunta». Luca Pomarici (Azione) ha difeso la decisione, affermando che la «rimozione dei green box si allinea alle normative europee e regionali, e che il cambiamento è finalizzato a migliorare la qualità della raccolta differenziata e a ridurre i costi per i cittadini». Infine, è opinione della maggioranza che il passaggio alla raccolta porta a porta riduca l’abbandono dei rifiuti, ribadendo l’intenzione di educare la cittadinanza verso una gestione più responsabile e sostenibile dei rifiuti.