Il grande progetto in via Serassi, nato da un’idea di Domenico Bosatelli e destinato a cambiare il volto di Bergamo, sarà inaugurato il 21 novembre. Alcune opere sono ancora in fase di ultimazione. Gli interventi viabilistici, l’hotel di lusso, il palazzetto dello sport, le ricadute economiche e occupazionali
Un progetto costato 400 milioni di euro destinato a cambiare il volto di Bergamo. Sarà consegnato ufficialmente alla città il prossimo 21 novembre ChorusLife, la visionaria opera voluta dal cavalier Domenico Bosatelli.
L’imponente intervento ha bonificato e riqualificato 70 mila metri quadri di territorio, dell’ex sedime industriale Ote. Lavori estesi a 150 mila metri quadri che hanno incluso le opere infrastrutturali e di urbanizzazione – come l’atteso sovrappasso della circonvallazione dalla Valle Seriana e il collegamento con via Serassi – attraverso investimenti da parte della proprietà ben oltre quelli previsti dall’Accordo di Programma, tra cui la prossima realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport di Bergamo.
Si tratta di opere in parte già completate da tempo, in parte in via di ultimazione. Lo smart district sarà fruibile attraverso aperture graduali degli spazi che saranno utilizzabili, via via, nei mesi successivi all’inaugurazione. In ChorusLife apriranno, in modo graduale e progressivo, un hotel quattro stelle superior (la più alta offerta alberghiera di Bergamo) di 107 camere con la prestigiosa insegna internazionale Radisson; un residence con 74 alloggi (primo progetto build-to-rent della città), piazze e spazi coperti caratterizzati da imponenti e spettacolari arcate strutturali, disegnate sempre dall’architetto Joseph Di Pasquale; attività commerciali e di ristorazione per oltre 10 mila metri quadrati; parcheggi sotterranei, una spa ed un centro wellness di 8 mila metri quadrati e un’Arena polifunzionale di 5 mila posti con una capienza massima di 6.500 persone.
L’impatto economico di ChorusLife per Bergamo è rilevante: gli investimenti ad oggi hanno generato un valore complessivo per il territorio che supera il miliardo di euro, impiegando oltre 2 mila persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, con una presenza media giornaliera in cantiere di 300 lavoratori. In prospettiva, ChorusLife creerà 500 nuovi posti di lavoro. Un aspetto rilevante, inoltre, riguarda gli approvvigionamenti e le forniture che, per l’80% dei casi, sono stati reperiti nel raggio di 50 chilometri. «Siamo orgogliosi del risultato raggiunto con questo progetto avveniristico, unico nel suo genere, – commenta Fabio Bosatelli– ideato da mio padre e fortemente voluto da tutta la nostra famiglia che attraverso questa realizzazione ha inteso contribuire in maniera determinante alla crescita e allo sviluppo del territorio e della sua comunità».
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