Codice Righini: «Con i risultati cambiamo il Lazio» #finsubito prestito immediato

È considerato l’uomo forte della giunta regionale. L’assessore Giancarlo Righini gestisce le deleghe al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste. Ma l’esponente di Fratelli d’Italia ha assunto altresì un peso politico importante. Lui naturalmente abbassa i riflettori, preferisce lavorare a fari spenti, consapevole che in politica, soprattutto a certi livelli, contano gli atti e i provvedimenti. E la leadership è tale quando sono gli altri a riconoscertela. Lo abbiamo intervistato.

Allora assessore, cominciamo dall’agricoltura: sono stati presentati i nuovi bandi europei relativi al Completamento sviluppo rurale 2023-2027. Quali gli obiettivi?
«Si tratta di una svolta: i bandi pubblici sono relativi a interventi per 88 milioni di euro. Abbiamo stravolto (migliorandola) la programmazione 2021-2027, che avevamo ereditato. L’agricoltura è un settore chiave per lo sviluppo. Erano stati previsti massimali non all’altezza per quanto riguarda l’accesso ai contributi: un milione di euro per gli investimenti di natura agroindustriale. Li abbiamo elevati a 2,5 milioni di euro. Significativo pure l’aumento per gli investimenti strutturali nelle imprese agricole: da 300.000 a 900.000 euro. Oltre alla percentuale del contributo: dal 50% al 75%. Una misura rivolta ai giovani. Insomma, una gamma di opportunità vasta e concreta. Nel Lazio ci sono tante di quelle eccellenze produttive che è fondamentale sostenerle: penso alla coltivazione di kiwi in provincia di Latina, a quella di nocciole a Viterbo, alla produzione di olio a Frosinone e Latina. E naturalmente ai vini. La Regione ha scelto di investire cifre enormi. La giunta ha messo in campo una pianificazione strategica seria, confrontandosi sia con i territori che con le associazioni di categoria. E c’è dell’altro».

Vale a dire?
«Nell’ambito dell’istituzione della Zls c’è l’idea di costituire una sorta di Consorzio regionale che comprenda sia il Mof di Fondi che il Car di Guidonia. Sommandoli, avremmo il più grande mercato ortofrutticolo d’Europa. Inoltre la Regione Lazio sarà presente (la “missione” inizia oggi) a tre grandi fiere: Parigi, Chicago, Miami. Un’iniziativa dell’Italia, che sarà rappresentata dal ministro Francesco Lollobrigida. Rendiamoci conto dell’importanza di far conoscere i nostri prodotti negli Stati Uniti, nella prospettiva di tutto il mercato nordamericano. Una vetrina eccezionale. Ecco perché parlavo di punto di svolta vero. Abbiamo deciso di puntare sulla programmazione e i risultati stanno arrivando. La parola chiave è programmazione. Il Completamento sviluppo rurale, che vale circa 880 milioni di euro, darà un nuovo volto alle aziende agricole della nostra regione. Si tratta di risorse che dovremmo spendere entro il 31 dicembre 2027».

Senta Righini, parliamo di bilancio. Con particolare riferimento ai conti della sanità. Un risultato difficilmente immaginabile.
«Un lavoro serio e rigoroso. Il 2023 si chiuderà con un utile certificato di 32 milioni di euro. Al Mef, insieme al presidente Francesco Rocca e ai direttori Andrea Urbani e Marco Marafini, abbiamo raggiunto un risultato fondamentale al tavolo di verifica: parliamo dell’approvazione definitiva dei bilanci di tutte le Aziende Sanitarie Locali del Lazio. Teniamo presente che sono state svincolate somme precedentemente accantonate: 94 milioni di euro relativi al precedente esercizio, dopo i 42 milioni delle scorse settimane. Siamo riusciti a coprire tutti i disavanzi della Asl grazie ad una copertura di 475 milioni di euro. Adesso può finalmente aprirsi una stagione di investimenti e il presidente Francesco Rocca ha confermato nell’aula della Pisana che la strada intrapresa è questa. Lasciatemi dire che si tratta di un “miracolo” amministrativo. Ci sarà un utile importante pure per il 2024: alcune stime parlano di 50 milioni di euro. Mettiamo in fila i fatti: due esercizi contabili consecutivi chiusi con il segno positivo. La conseguenza di tutto questo è che adesso davvero si possono iniziare le procedure per uscire dal piano di rientro della sanità. Naturalmente per uscire dal Piano di rientro saranno necessari i tempi tecnici. Il presupposto è rappresentato dalla chiusura di due bilanci con il segno positivo. Probabilmente occorrerà un altro anno, ma ora sappiamo che la pazienza sarà importante per arrivare a dama. Chiudendo una delle pagine più tristi della sanità laziale».

Dai banchi delle opposizioni più di qualcuno ripete che lei è il superassessore e l’uomo forte della giunta regionale. Lusingato oppure no?
«Ma si figuri. Si tratta di prese di posizione assolutamente strumentali che hanno come finalità quella di provare a determinare delle contrapposizioni. Diciamo che non cadremo nel tranello. Tutti i risultati che abbiamo ottenuto e che stiamo ottenendo sono il frutto di un lavoro di squadra condiviso. Lo spirito della giunta Rocca è esattamente questo. Lasciatemi dire questo gioco di squadra coinvolge presidente, assessori, consiglieri, gruppi e partiti di coalizione. Tutti. Nessuno dei programmi e dei risultati ai quali ho accennato prima sarebbero stati raggiunto senza questo tipo di impostazione. Gioco di squadra, regole e senso di responsabilità: il mix vincente è esattamente questo. Il valore aggiunto è la condivisione politico-amministrativa».

Però assessore c’è una verifica politica all’interno della maggioranza che va avanti da tre mesi e che non si chiude.
«Guardi, intanto la verifica politica è a un ottimo punto, assai migliore rispetto alla situazione che emerge. Poi vorrei sottolineare un elemento: le opposizioni hanno parlato di 71 giorni di mancata convocazione del consiglio regionale. Ma perché in passato l’aula della Pisana si riuniva ad agosto? C’è un confronto in atto all’interno della maggioranza di centrodestra. A questo punto un giorno in più o in meno non cambia nulla, perché è sempre preferibile una soluzione ben ponderata piuttosto che frettolosa. Peraltro il presidente Francesco Rocca è stato molto chiaro in Consiglio. Credo che alla fine della prossima settimana, quando rientreremo dagli appuntamenti negli Usa, la situazione della verifica sarà stata definita. E gli assetti della maggioranza saranno più forti di prima all’insegna dell’unità. Stiamo portando avanti un’azione amministrativa destinata a cambiare il Lazio. E andremo fino in fondo».