TERNI – Aveva nascosto più di un chilo di cocaina sotto il cuscino del letto di sua madre.
La droga, dalla quale si sarebbero potute ricavare 5mila e 500 dosi destinate alla piazza ternana, fu recuperata dai carabinieri del nucleo investigativo a novembre di un anno fa, durante il blitz a casa della donna, nel quartiere San Giovanni.
Da quel giorno lui, 37 anni, ternano, incensurato, è agli arresti domiciliari e ieri ha affrontato il processo celebrato con l’abbreviato che si è chiuso con la condanna a due anni e otto mesi di carcere.
Il gip, Chiara Mastracchio gli ha concesso le attenuanti generiche.
A difendere il 37enne ternano l’avvocato Francesco Mattiangeli: «E’ una sentenza equilibrata – dice.
Non credo di proporre appello per poter usufruire dello sconto di un sesto della pena previsto dalla legge Cartabia».
Il sequestro di oltre un chilo di cocaina nell’appartamento di San Giovanni scaturì da delicate e complesse indagini portate avanti dai carabinieri del comando provinciale di Terni.
La lente d’ingrandimento sul 37enne, con la fedina penale limpida e nessun precedente, fu puntata dagli investigatori dopo il doppio arresto andato in scena un mese prima in via Farini.
Quel giorno nella rete dei carabinieri finirono un cuoco ternano di 33 anni e un albanese 21enne arrivato in città con un permesso turistico. Entrambi incensurati, nel parcheggio si scambiarono uno zaino pieno zeppo di cocaina. Lì dentro i carabinieri recuperarono due chili e trecento grammi di coca purissima che sul mercato avrebbe consentito di guadagnare 500mila euro.
Fu un’indagine delicatissima, con gli investigatori dell’arma impegnati a ricostruire il grosso giro di spaccio messo in piedi in città anche con l’analisi dei telefonini sequestrati ai due pusher, entrambi insospettabili.
Un lavoro certosino che portò i carabinieri ad approfondire la posizione del ternano di 37 anni, anche lui senza macchia. Nella casa di sua madre, nel cuore di San Giovanni, quartiere molto frequentato da spacciatori e consumatori, un viavai di persone conosciute alle forze dell’ordine.
Quando scattò il blitz a casa il 37enne si mostrò nervoso ed evasivo. Nell’appartamento si sentiva un forte odore di cannabinoidi e i carabinieri decisero di perquisire i locali da cima a fondo. La madre del ternano era a letto per motivi di salute e sotto il suo cuscino i militari recuperarono la busta di cellophane con dentro più di un chilo di cocaina purissima. Nelle stanze fu recuperato anche un bilancino di precisione.
Per il 37enne scattarono le manette. II fatto che non avesse alcun precedente giocò a suo favore e il giudice decise per i domiciliari. Ieri la condanna a due anni e otto mesi.
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