CANALE – Tempo di manovre finanziarie, a Canale: tra disponibilità di cassa, sicurezza e telecamere, investimenti, ma anche esternalità critiche “ereditate” dal passato. Come avallato dal Consiglio comunale in sede di variazione al bilancio di previsione per il triennio in corso (approvata all’unanimità), l’Amministrazione civica del sindaco Enrico Faccenda ha deciso di investire parte dell’avanzo. Il quale, per la precisione, si attestava su 2 milioni e 467mila euro, di cui un milione e 36mila euro disponibili, un altro milione e 138mila euro accantonati e circa 258mila euro vincolati.
Destinazioni? Concrete, e già prospettate dal primo cittadino nei mesi finali del precedente mandato: vi compare, in particolare, una struttura di accoglienza multidisciplinare che troverà sede nei giardini di piazza Castello. Si tratta di un primo lotto, finanziato per 90mila euro appunto con fondi propri, e per 100mila euro da una sovvenzione della Fondazione Crc. C’è anche un nuovo avanzamento di lavori per la riqualificazione di spazi polifunzionali di proprietà civica, con un utilizzo dall’avanzo di 68mila euro cui si abbina un altro bonus di 30mila euro sempre targato Fondazione Crc, di cui 15mila già anticipati nel 2023. Tra le opere rientranti in questa variazione, c’è anche una serie di interventi straordinari inerenti la gestione del territorio (62mila euro, di cui il 10% alimentati dai maggiori incassi sugli oneri d’urbanizzazione), 10mila uro di azioni sull’edilizia residenziale pubblica riservata agli anziani, 40mila euro per la manutenzione straordinaria di vie e piazze, e 20mila euro per la cura extra del manto di copertura dei loculi posti nella parte vecchia del cimitero. Arriverà anche una nuova infornata di telecamere di lettura delle targhe sulle strade di accesso al territorio comunale, per implementare il sistema di controllo dei varchi in entrata e in uscita da Canale.
Si tratta di uno stanziamento richiesto dal Comandante del Corpo di Polizia Locale, allo scopo di giungere progressivamente alla copertura completa di tutti i varchi d’accesso a Canale. L’azione si pagherà con 30mila euro, con l’utilizzo degli incassi relativi alle sanzioni per infrazioni al Codice della Strada. Intanto, la Corte di Cassazione si è espressa su un’annosa vicenda emersa per la prima volta in Consiglio Comunale il 25 novembre 2020: quando l’assemblea civica recepì la legittimità di un debito fuori bilancio di 233mila euro emerso a seguito di una sentenza resa dalla Corte d’Appello di Bologna, nella causa civile tra il Comune la Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini. Il senso del discorso: una remota contesa circa la presa in carico da parte di quest’ultima, nel ’96, di un cittadino disabile che in passato fu brevemente residente nella capitale del pesco: e per cui – per via di una discutibile normativa, legata a un “domicilio di soccorso” qui eletto, mai rimosso – venne disposto come l’onere di assistenza spettasse all’amministrazione canalese. In municipio, già nel 2019, si erano adottate le contromisure finanziarie in caso di conferma dell’esito già espresso dal Tribunale di Rimini a novembre 2014.
Così il Comune aveva deciso di tutelare i propri equilibri finanziari per il presente e per il futuro: accantonando nel “Fondo rischi spese future” una somma sufficiente a garantire la piena copertura in caso di soccombenza. Il 2 dicembre 2020, la Giunta decise poi di impugnare la sentenza in Cassazione. Il 17 marzo 2021, il Comune di Canale intanto pagò (con un versamento di 231,071,27 euro a favore della Giovanni XXIII: così come disposto dalla medesima Corte di Appello bolognese), confidando nei successivi gradi della giustizia. Che, ora, ha però posto quella che può essere la parola “fine” all’intera, straniante vicenda.
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