Il sindaco Brugnaro: «Se è troppo, cambino periodo». Giovedì il provvedimento in giunta
I giorni raddoppieranno, così come la tariffa. Ca’ Farsetti è pronta a varare il nuovo regolamento del contributo d’accesso per il 2025 dopo la sperimentazione di questa estate. Ormai il testo che verrà approvato dalla giunta giovedì è quasi pronto e prevede un calendario compreso tra i cinquanta e sessanta giorni, spalmati da aprile ad agosto, ma non è escluso che possa espandersi anche al mese di settembre. L’obiettivo dell’amministrazione non è quello di far cassa, lo hanno ribadito più volte sia il sindaco Luigi Brugnaro che l’assessore al Bilancio Michele Zuin, ma di cercare di disincentivare la presenza dei turisti giornalieri nelle occasioni in cui la città è già sovraccarica. Ecco che la tariffa base per i giorni da bollino nero sarà di dieci euro, che potrebbe anche dimezzarsi in caso di prenotazione anticipata: «Dobbiamo valutare ancora la tempista», ha detto sabato il sindaco al convegno «Da Capri, una leggo contro l’overtourism».
Nessun «numero chiuso»
Non è prevista invece nessuna soglia limite, le verifiche anche legali dell’avvocatura civica infatti hanno consigliato di soprassedere per non incorrere a ricorsi che potrebbe incidere anche sul provvedimento complessivo. Il Comune quindi ha deciso di andare avanti nonostante le critiche della minoranza che ha bocciato il contributo d’accesso, considerato un fallimento per non essere riuscito a limitare gli ingressi. «Il dato omogeneo più chiaro è quello che confronta il primo blocco di undici giorni dal 25 aprile al 5 maggio con gli stessi giorni dell’anno precedente. In quei giorni di ticket gli ingressi di turisti in città sono stati complessivamente 747.387. Negli stessi giorni del 2023 gli accessi erano stati 677.590», attacca il capogruppo di Tutta la città Insieme Giovanni Andrea Martini. «Ma avrebbero potuto essere di più», la sottolineatura di Ca’ Farsetti.
Brugnaro: se per una famiglia costa troppo, venga un altro giorno
Il Comune per i 29 giorni di questa estate ha incassato poco più di 2,2 milioni, con 450 mila pagamenti, su un bilancio preventivo di 700 mila euro. E’ chiaro che con le modifiche al calendario e alle tariffe l’importo nel 2025 potrebbe raggiungere i cinque milioni di euro. «Il nostro obiettivo è quello di disincentivare la visita nei giorni da bollino nero, ma ci vorranno anni per avere una gestione rodata — ha ribadito il sindaco —. Se per una famiglia pagare il ticket è troppo, programma la visita in un altro giorno, vogliamo infatti distribuire i turisti giornalieri in tutto l’anno». Il tema dell’overtourism non riguarda solo Venezia tanto che la ministra al Turismo Daniela Santanché ha annunciato di voler istituire un tavolo dove discutere con i sindaci delle città d’arte e i governatori di Regione.
Il picco
«Le città devono rimanere aperte — ha detto il Brugnaro — ma devono essere vivibili sia per i turisti che per i residenti».
Il ticket nei mesi scorsi ha avuto il picco di pagamenti a giugno (il 18 e 19 oltre 20 mila). Le presenze rilevate raggiungono la punta massima ogni giorno alle 16,30: circa 150 mila rilevate, comprensive di residenti. Di notte (dopo le 23) sono state contate oltre 120 mila persone.
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