diEnea Conti
Federalberghi aveva querelato per diffamazione le pagine social per i post canzonatori sulla sporcizia del mare della Romagna: «Ci salvaguardiamo»
Il Tribunale di Rimini ha emesso due decreti penali di condanna nei confronti delle società che gestiscono le pagine social «Commenti Memorabili» e «Pastorizia Never dies», che nell’estate del 2023 erano state querelate per diffamazione da Federalberghi Rimini per alcuni «meme» pubblicati in particolare su Facebook, in cui le spiagge della città romagnola erano state prese di mira per la presunta sporcizia del mare.
Immagini e frasi considerate denigratorie
Le immagini raffiguravano, per esempio, bagnanti immersi nel fango, corredate da frasi di scherno: «Quando ti godi il primo bagno dell’estate a Rimini» oppure «Quest’anno ce ne andiamo a Rimini. Vedrai che non c’è poi tutta questa differenza [con la Sardegna e la Sicilia]», tanto per citare quelle finite nelle querela. Federalberghi aveva depositato le querele con l’assistenza del legale Maurizio Ghinelli.
La società che gestisce «Pastorizia never dies» non si è opposta al provvedimento del Tribunale accettando di fatto la condanna. Commenti Memorabili Srl, che ha sede in Piemonte e gestisce l’altra pagina finita nel mirino di Federalberghi, ha invece presentato opposizione al provvedimento per poi provvedere a risarcire l’associazione degli albergatori per il danno di immagine ricevuto. Dalla società, Federalberghi ha ricevuto anche una lettera di scuse. Lettera che ha convinto gli albergatori a seppellire l’ascia da guerra e a ritirare la querela.
Nel documento la società ha ammesso che il contenuto pubblicato «creava una notizia distorta rispetto al mare di Rimini creando così un pregiudizio per la vostra località turistica» e che il messaggio non era stato valutato in termini di impatto. Intanto Federalberghi ha deciso di donare il risarcimento ottenuto alla Protezione Civile, per sostenere le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dalle recenti alluvioni.
Il sindaco di Rimini: «Salvaguardiamo il nostro mare»
La vicenda è stata commentata dal sindaco Jamil Sadegholvaad. «Ringrazio Federalberghi Rimini per essersi fatta promotrice di un’azione che abbiamo condiviso che nasce dalla volontà ferma di difendere l’immagine di Rimini, soprattutto del suo elemento più prezioso, il nostro mare – ha scritto in una nota – perché si tratta di una salvaguardia che portiamo avanti non solo a parole, ma con i fatti, attraverso investimenti e opere, in cui da anni la città è impegnata e che hanno contribuito a valorizzare quello che da sempre rappresenta il cuore della nostra economia e della nostra identità.
E continua: «Bene anche il messaggio che deriva dall’esito di questa vicenda rispetto all’utilizzo dei social: uno strumento da utilizzare in maniera responsabile e consapevole, consci del fatto che le parole e le immagini lanciate su quelle piattaforme, non siano prive di conseguenze».
Il primo cittadino non è intervenuto per caso. Lo scorso 20 luglio il comune di Rimini ha avviato una causa civile contro un’altra pagina pubblicata Facebook, “Le solite stories”, su cui erano apparsi meme che denigrerebbero l’area del mare Adriatico su cui si affaccia la Riviera romagnola e l’offerta turistica della città. Ad annunciarlo era stato proprio il sindaco. «Questi attacchi social – aveva detto all’epoca – sono un fenomeno apparso dall’alba dell’era Facebook, ed è alimentato da cretini, spesso esclusivamente tali, a volte con il sospetto del “sicariato per conto terzi”. È tipico dei frustrati o dei prezzolati mirare al bersaglio grosso e famoso».
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