diRoberta Merlin
Svolta nel giallo di Porto Tolle, sequestro, omicidio e occultamento di cadavere i reati ipotizzati. Prelevato il dna
C’è una svolta nel giallo sul caso di Greta Spreafrico, la rocker di 53enne di Erba (Como) sparita a Porto Tolle (Rovigo) il 4 giugno del 2022. Andrea Tosi, 58 anni, l’ultimo che risultava avere visto Greta la sera tra il 3 eil 4 giugno di due anni fa, non è infatti l’unico indagato nell’inchiesta della Procura rodigina sulla sparizione della cantante. Sotto indagine con l’accusa di omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere, c’è anche l’ex fidanzato della donna, Gabriele Lietti.
Secondo la Procura Greta sarebbe stata sequestrata e poi uccisa ma solo a seguito del precipitare degli eventi, senza che questa fosse l’intenzione iniziale del suo aguzzino (o dei suoi aguzzini). Che a quel punto, davanti al corpo ormai senza vita della donna, si sarebbe ingegnato per sbarazzarsi del cadavere, provando a rimuovere ogni traccia.
Il testamento
Ma quale sarebbe stata la motivazione che avrebbe spinto l’ex fidanzato e l’amico a sequestrare e a compiere violenze nei confronti Greta? Secondo la famiglia della cantante, assistita da Nunzia e Davide Barzan, rispettivamente avvocato e consulente di parte, alla base del gesto potrebbe esserci il testamento che la cantante aveva fatto a favore dell’ex fidanzato. Greta il lunedì successivo (ossia due giorni dopo la scomparsa) avrebbe infatti dovuto recarsi dal notaio per vendere al cugino l’abitazione dei nonni di Porto Tolle e, secondo alcuni testimoni, forse anche per modificare il testamento che aveva sottoscritto, nel 2021, a favore dell’ex: circa un milione di euro tra terreni e immobili, ereditati a sua volta dal padre defunto che aveva accudito.
L’ultima sera
La coppia, dopo una relazione segnata da alti e bassi, si era lasciata ma i due continuavano comunque a sentirsi. Greta infatti stava attraversando un periodo difficile a causa delle problematiche di salute che l’avevano costretta ad abbandonare il lavoro per sottoporsi a lunghe cure e aveva, dunque, deciso di tornare per un periodo in Polesine nella casa dei nonni. Proprio in quei giorni avrebbe incontrato per la prima volta Andrea Tosi, un 58enne del posto appassionato di musica con il quale, nell’’ultimo anno, aveva stretto amicizia attraverso i social. La sera della scomparsa, come confermato dallo stesso giardiniere, lei si era recata con lui in un locale della zona. Secondo la versione di Tosi, Greta lo avrebbe accompagnato a casa con la sua Kia Picanto nera e da quel momento avrebbe fatto perdere le sue tracce. Ultimo avvistamento utile dell’auto è un’immagine in cui si vedeva, alle 5.16 del 4 giugno 2022, il transito del mezzo al varco «Accesso Barricata» a Bonelli di Porto Tolle.
Il prelievo dei Dna
La versione del giardiniere, però, fin da subito non aveva convinto la Procura di Rovigo, il cinquantasettenne era stato infatti indagato con l’accusa di sequestro di persona. Le indagini successive non avevano mai fatto emergere prove a sostegno dell’imputazione, il caso dunque, a novembre del 2023, era stato archiviato per poi essere riaperto a giugno scorso in seguito a un’istanza della famiglia Spreafico, con la richiesta di un’indagine più approfondita, senza esito, dei fondali del fiume Po, dove avrebbe potuto essere stata inabissata l’auto della cantante. I militari dell’Arma avevano inoltre rinvenuto, a casa di Greta, dentro una borsa, copia della chiave dell’auto Kia Picanto della Spreafico e un capello sospetto che era su una maglietta della donna. Materiale subito finito sotto sequestro per la ricerca di eventuali dna. Lo scorso luglio Tosi e Lietti sono stati invitati dalla Procura a presentarsi dai Ris di Parma per il prelievo del Dna. «Sono innocente e la verità verrà fuori» le parole di Tosi che da Porto Tolle continua a dichiararsi estraneo alla vicenda.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui