Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione: cosa devono aspettarsi le Marche dalla Legge di bilancio in elaborazione per il post-sisma?
«Ho chiesto la proroga al 2025 di tutte le misure già previste nel 2024, come il personale degli Usr, dei Comuni e della struttura commissariale. E la proroga delle misure di agevolazione per i territori colpiti dal sisma».
Che tipo di agevolazioni?
«Per fare degli esempi, la sospensione dei mutui per imprese, Comuni e privati e l’esonero dalla Tosap per le aziende che hanno la sede operativa nel cratere e, da ultimo, il rimborso Imu. C’è poi il tema del sisma che ha colpito il nord della regione nel 2022: al ministro Musumeci abbiamo chiesto il finanziamento per i danni nelle province di Ancona e Pesaro Urbino».
Qual è la stima del danno?
«Oltre 458 milioni di euro. Si rendono infatti necessari 464 interventi di ricostruzione e riparazione in totale, di cui 230 per la ricostruzione privata, per un costo pari a 177.758.717 euro e 234 interventi per la ricostruzione degli edifici pubblici (inclusi 84 edifici di culto) per un costo di 280.904.242 euro. L’attività di rilevamento del danno ha interessato 582 edifici privati e 303 edifici pubblici».
Parliamo di cifre importanti, difficile che vengano stanziate già nella prossima finanziaria.
«Non ci servono tutti nel 2025, ma intanto abbiamo messo nero su bianco quali sono i fabbisogni».
Contate di riuscire nell’impresa di veder riconosciute tutte queste richieste già nella prossima Legge di bilancio?
«Il cambio di passo che abbiamo saputo imprimere alla ricostruzione post sisma è frutto di un grande lavoro di squadra tra struttura commissariale, ufficio speciale per la ricostruzione, comuni e governatori regionali, a cominciare dal presidente Acquaroli, che ha sempre mantenuto un’attenzione alta e costante sul sisma. Ci affidiamo alla stessa squadra e alla sottosegretaria al Mef Albano per affrontare la Legge di bilancio».
Basterà?
«Squadra che vince non si cambia. In questi quattro anni il governatore Acquaroli ha condotto magistralmente una Regione che grazie alle sue capacità è cresciuta molto. Sono convinto che, con lui alla guida e in virtù del suo incessante lavoro, i marchigiani lo confermeranno per un ulteriore quinquennio».
Per la ricostruzione delle province di Pesaro e Ancona si attende la Legge di bilancio. Per quella dei territori sfregiati dalle scosse del 2016, invece, a che punto siamo?
«Intanto è stata introdotta un’importante novità: da settembre, il Cas (contributo di autonoma sistemazione) viene gestito dalla struttura commissariale: si chiama Contributo per il disagio abitativo».
Quanto alla ricostruzione vera e propria?
«Siamo entrati nella fase vitale, oltre il crinale: ad agosto 2024 abbiamo centrato un +31% di liquidazioni a favore delle imprese che lavorano sul sisma rispetto allo stesso periodo del 2023».
Traduca in cifre.
«Il 95% delle opere pubbliche è stato avviato o è in fase di progettazione. In generale, per la ricostruzione pubblica abbiamo già stanziato 2,2 miliardi di euro per finanziare 1.846 interventi».
E per la ricostruzione privata?
«Sono stati avviati 12mila cantieri ed erogati quasi 3,2 miliardi di euro. I cantieri conclusi superano le 6.600 unità. Un’accelerazione che proseguirà anche nel 2025».
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