Crotone – La città freme… l’emozione è palpabile, la voglia di varcare quel portone è irrefrenabile. Tutto al posto giusto per lunedì 7 ottobre, quando i portoni del teatro, dopo ben 22 anni di attesa, finalmente si sono aperti alla città.
Un doppio appuntamento dal grandissimo significato: la città di Crotone ha finalmente il suo bel teatro comunale.
Chiaramente, la zona in questi giorni è stata tutto un fermento caratterizzato dall’andirivieni di operai, addetti alla pulizia, tecnici, architetti, qualche amministratore e tanti curiosi.
Le piante sono ordinate e in fiore, belle e colorate, il piazzale è pulito, le luci già accese.
Insomma tutto al posto giusto, tutto ordinato e pulito!
O quasi…
Eh si perchè basta spostarsi di qualche metro, attraversare la strada e giungere sul marciapiede di fronte per assistere ad uno spettacolo realmente poco piacevole.
Le antiche scale in marmo che portavano da via Poggio Reale alle villette sono a dir poco danneggiate, pericolose e anche brutte a vedersi.
Dell’antico splendore dei marmi non c’è neanche l’ombra, i gradini sono danneggiati e poco stabili, ma soprattutto a rischio caduta per chiunque, un po’ distratto, metta male il piede.
Insomma una situazione che spesso ci capita di vedere in città, ma che purtroppo questa volta è proprio dove non deve essere.
Abbiamo sempre sostenuto che il centro città ha bisono di un occhio di riguardo, il che non significa trascurare tutto il resto e dedicarsi solo al centro, ma vuol dire avere più attenzione, un livello di cura maggiore.
Anche perchè poi capita che ci siano eventi particolari, come l’inaugurazione del Teatro, oppure la festa della Madonna, momenti in cui questa parte della città diventa il luogo di tutti, lo spazio di ritrovo, momento di socialità ed è per questo che va sempre tenuto tutto a posto, va mantenuto tutto in ordine in modo tale da essere sempre pronti a qualsiasi evenienza.
E nella seta di gala più importante per la città di Crotone, uno spettacolo del genere non è degno di tutti i sacrifici e il lavoro fatto per aprire questo benedetto teatro.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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