Soddisfatte le associazioni dei consumatori Adoc, Adiconsum e Federconsumatori Abruzzo per la rimodulazione delle tariffe delle mense scolastiche che hanno consentito di assicurare il contributo anche alle famiglie con redditi tra i 22mila e i 30mila euro, ma per loro solo un primo passo perché ora lo stesso andrebbe garantito ai non residenti che, sopratutto per ragioni di lavoro, portano nelle scuole di Pescara i loro figli. Un problema questo sollevato anche dal capogruppo del Pd Piero Giampietro e di cui il sindaco Carlo Masci ha parlato a IlPescara riferendo di aver già avviato un confronto con i Comuni limitrofi, in particolare quelli che entreranno a far parte della Nuova Pescara e cioè Spoltore e Montesilvano, perché partecipino alla spesa.
.“Apprendiamo con soddisfazione che è stato ampliato, come suggerito, il numero di fasce Isee che tiene conto anche del numero di figli in età scolare – commenta la presidente Monica Di Cola, presidente dell’Adoc Abruzzo -. L’operazione effettuata con ragionevolezza mitiga l’effetto del peso per la spesa scolastica sul complessivo potere di acquisto delle famiglie, già devastato dagli aumenti di energia, alimenti, tasse, banche e carburante”. Un “importante passo in avanti”, ma che “non basta” aggiunge: “la mensa scolastica deve diventare un servizio pubblico universale perché di fatto è un servizio essenziale plurale che contribuisce nelle sue pieghe a ridurre le disuguaglianze”, sottolinea spiegando che questa “garantisce una corretta alimentazione ed una sua educazione, aiuta a fronteggiare la povertà alimentare, garantendo in situazioni estreme almeno un pasto”.
“La presenza della mensa è un fattore determinante per rendere disponibili il tempo pieno e consentire alle famiglie, prevalentemente alle donne, di conciliare i tempi vita lavoro. Insieme a tutte le associazioni consumatori vigileremo sulla qualità dei pasti e delle materie prime e sulla sostenibilità della preparazione, distribuzione, somministrazione, raccolta e smaltimento. Nei tavoli partenariali promuoveremo progetti volti allo sviluppo e alla diffusione di mense scolastiche, possibilmente funzionali all’economia circolare e presto – aggiunge – ascolteremo in una nuova assemblea pubblica tutti i protagonisti della vicenda, famiglie ovviamente al primo posto, per valutare insieme e calibrare nuovi bisogni per cui spendersi”.
A sollevare il problema dei non residenti è il presidente della Federconsumatori Abruzzo Francesco Trivelli. “Nonostante le novità apportate, si ribadisce la necessità di andare incontro alle tante famiglie, residenti fuori comune, che per problematiche lavorative, iscrivono i propri figli nelle scuole a Pescara – dichiara – . Spesso sono famiglie a basso reddito, in gran parte, cittadini della futura grande Pescara, che si troveranno costretti a pagare il pasto per i propri figli, nella fascia massima. Per costoro, che sono tanti, purtroppo, non si è voluta trovare una giusta soluzione. Le nostre associazioni rimangono a disposizione per aprire un confronto anche con i Comuni di provenienza, per trovare le giuste agevolazioni”.
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