Il nuovo piano di incentivi per il passaggio all’auto elettrica è in arrivo. Il governo Meloni ha stanziato 930 milioni e il provvedimento dovrebbe arrivare a febbraio. E si concentrerà solo sul lato dell’offerta e non della domanda. Favorendo le produzioni made in Italy. L’entità del sussidio, spiega oggi il Corriere della Sera, dipenderà da tre fattori. Ovvero l’alimentazione, la rottamazione e il reddito dell’acquirente. Il decreto del ministero delle Imprese riserva a chi ha un Isee inferiore ai 30 mila euro un extrabonus del 25%. I nuovi incentivi spetteranno a persone fisiche ed aziende. E saranno differenziati per alimentazione, categoria del veicolo rottamato e reddito dell’acquirente. Per le auto elettriche che costano fino a 35 mila euro i sussidi andranno da un minimo di 6 mila a un massimo di 13.750 euro. Ma solo in caso di rottamazione di veicolo Euro 2 e di Isee inferiore a 30 mila euro.
Il piano
Gli obiettivi del piano, spiega oggi il Quotidiano Nazionale, sono sostanzialmente tre. Il primo è cambiare il parco auto circolante in Italia, che è uno dei più vecchi d’Europa. Il secondo è supportare le famiglie meno abbienti nell’acquisto dell’auto elettrica. Il terzo è la rimodulazione degli strumenti per stimolare l’acquisto di auto prodotte in Italia. Partiranno da 6 mila euro senza rottamazione, che possono arrivare a 7.500 in caso di Isee sotto la soglia. Una Euro4 avrà 9 mila euro (11.250 con Isee basso), mentre per una Euro3 si avranno 10 mila euro (12.500 con il reddito sotto la soglia). Uno schema analogo vale per le auto ibride plugin: 4.000 senza rottamazione (5.000 con Isee ridotto), 5.500 rottamando un’Euro4, 6mila un’Euro3, 8.000 un’Euro2 (che diventano rispettivamente 6.875, 7.500 e 10.000 se si ha un Isee ridotto). Le auto con emissioni 61-135 grammi anche non elettriche avranno uno sconto di 1500, 2 mila e 3 mila euro senza differenziazioni per reddito.
Il costo dell’auto
Il costo dell’auto non potrà superare i 35.000 euro per le elettriche, i 45.000 euro per le ibride e i 35.000 euro per le altre. Ma il Dpcm del ministro Adolfo Urso prevede anche un contributo per i privati che si affidano al social leasing. Ovvero un contratto di noleggio a lungo termine di durata non inferiore a tre anni. Dagli sconti sono esclusi i concessionari auto ma ci rientrano taxi e Noleggio con conducente. Ci sono anche incentivi specifici per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi da parte di piccole imprese.
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