Dai brani di tradizione alle composizioni originali, passando poi dalla immancabile improvvisazione, tratto distintivo che contrassegna questo genere musicale.
Torna il jazz a Vercelli, e ancora una volta il palcoscenico della rassegna dedicata a questo affascinante mondo è la sede vercellese della Camerata Ducale in via Galileo Ferraris 14 a Vercelli, punto di riferimento sempre più importante nel panorama culturale vercellese. Otto gli appuntamenti da ottobre a maggio per «Jazz al Viotti Club», cartellone musicale costola del Viotti Festival, che anche quest’anno sarà coordinato artisticamente da Luigi Ranghino e Claudio Cagnoni.
Rispetto ai 4 appuntamenti della prima edizione, la rassegna di quest’anno porta in primo piano i musicisti – principalmente esponenti della scuola jazzistica vercellese – e, soprattutto, il loro personale modo di sentire e di suonare. «Tutti artisti di fama nazionale e internazionale – hanno spiegato i due organizzatori insieme con Cristina Canziani, direttrice artistica del Viotti Festival – e in grado di trasmettere le caratteristiche del jazz: ossia l’essere catalizzatore di tutto ciò che succede nel mondo, con influenze delle varie culture». La scommessa del 2024 è di portare gli appuntamenti al sabato, alle 17, 30, e non la domenica come nella prima edizione, «con l’obiettivo di invogliare la gente già a passeggio ad entrare nel club – hanno aggiunto – e terminare il pomeriggio in musica e con una bicchierata».
L’esordio è il 26 ottobre con «Sound» e con il Claudio Branzino Trio, formato anche da Stefano Profeta e Ranghino. Il 16 novembre sarà la volta del Tina Omerzo e Francesco Aroni Vigoni Duo, in un concerto dal titolo» Riflesso». La data del 14 dicembre non poteva che essere dedicata ad un evento: «Aspettando il Natale – Brani dalla tradizione» è titolo dell’incontro che vedrà protagonisti The Christmas Song Quartet, con Giulia Cancedda, Ranghino, Profeta e Claudio Saveriano.
Il nuovo anno si apre l’11 gennaio con i Four Brothers e il loro «Tribute to Chet», con la tromba di Alberto Mandarini. L’8 febbraio torna al Viotti Club Daniele Tione con «Me, the piano…the music», e graditissimo ritorno, l’8 marzo, anche per il duo Stefano e Tommaso Profeta, padre e figlio, ai quali, in buona misura, il Viotti Club deve la decisione di aprire le porte al jazz. Il penultimo appuntamento, il 12 aprile, è dedicato al vibrafono: si intitola «Hampton Swingin’Again, il vibrafono jazz negli anni’30» e avrà sul palco Marco Bianchi con il Vibes 4tet. Il compito di chiudere la rassegna, il 10 maggio, toccherà a Luigi Ranghino, l’artefice della rassegna con Cagnoni. Jazz anche nel cartellone del 27° Viotti Festival con Danilo Rea.
«Questa iniziativa – ha spiegato Canziani – mira a rinvigorire, dando nuova forza, la cultura jazzistica in città, avvicinando sempre più il pubblico anche a questo genere. E offrendo, al tempo stesso, una piattaforma per artisti affermati ed emergenti». Presenti, per il Comune, l’assessora Elisa Cubito e la consigliera Elisabetta Galante. Biglietto 10 euro per singolo concerto; abbonamento agli 8 appuntamenti, 65 euro. Informazioni su www. viottifestival. it.
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