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Gli indennizzi per i commercianti costretti a chiudere o limitare l’attività a causa del DPCM 24 Ottobre sono calibrati in base alle restrizioni applicate alle diverse attività: contributi a fondo perduto più alti per discoteche e sale da ballo (chiuse da più tempo), alle quali spetta un risarcimento pari al 400% dell’indennizzo previsto dal decreto Rilancio, scendono progressivamente per palestre e cinema, ristoranti e bar (con limitazioni dal 26 Ottobre al 24 Novembre). E’ la regola di base del Decreto Ristori approvato dal Governo il 27 ottobre.

«Siamo pienamente consapevoli delle vostre difficoltà» ha dichiarato il premier alle associazioni dei commercianti, incontrate prima della riunione del Governo (fra le altre, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Casartigiani).

Nel provvedimento ci sono anche la proroga della cassa integrazione per le imprese che terminano le settimane già previste dal Decreto Agosto, nuove indennità da 1.000 euro, nuovo credito d’imposta affitti commerciali (ottobre-dicembre), cancellazione della seconda rata IMU, proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio, sospensione rata di novembre dei versamenti contributivi (cancellata per gli agricoli) per le aziende interessate dal DPCM.

Contributi a fondo perduto

Si tratta di contributi a fondo perduto versati in automatico senza bisogno di presentare domanda a coloro che avevano già ottenuto gli analoghi contributi del decreto Rilancio, direttamente sul conto corrente in tempi relativamente brevi (entro metà novembre).

Chi invece non aveva utilizzato la precedente agevolazione (perché non compreso nella platea degli aventi diritto o perché non li aveva richiesti) dovrà presentare specifica domanda all’Agenzia delle Entrate, utilizzando la stessa procedura web già utilizzata l’estate scorsa.

Ricordiamo che la platea degli aventi diritto è più ampio rispetto a quella dei contributi a fondo perduto del dl Rilancio, perché non c’è più il paletto dei 5 milioni di fatturato.

Gli importi annunciati, negli esempi riportati del premier Conte e del Ministro Gualtieri: si va da un minimo di 5mila euro ad un massimo di circa 25-30mila euro per ristoranti e sale da concerto. Altri esempi: un piccolo bar che aveva ottenuto 2mila euro ne potrà ottenerne 3mila. Un grande ristorante che aveva ottenuto 13mila euro ne potrà ottenere 26mila. Una piccola palestra passerà da 2mla a 4mila euro.

Il meccanismo è il consueto: ai commercianti viene versata un somma calibrata in base all’indennizzo ricevuto in base al decreto Rilancio. Il requisito fondamentale è il seguente: bisogna aver subito una perdita di fatturato di aprile pari ad almeno un terzo rispetto allo stesso mese del 2019. Ne hanno diritto indipendentemente dalla perdita di fatturato gli esercizi aperti dopo il primo gennaio 2019. All’indennizzo previsto dal decreto Rilancio, si applicano le seguenti percentuali (in base alle bozze del provvedimento, di cui si attende conferma nel testo ufficiale):

  • 400% discoteche, sale da ballo night-club e simili;
  • 200% ristoranti con somministrazione, ristorazione ambulante, ristorazione connessa alle aziende agricole, catering e banqueting, attività di intrattenimento, cultura, spettacolo, sport e giochi (cinema, teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, organizzazione di convegni e fiere, catering per eventi, banqueting, organizzazione di feste e cerimonie, palestre, stadi, piscine, impianti sportivi, club sportivi, enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi, parchi di divertimento e parchi tematici, sale giochi e biliardi, altre attività di intrattenimento e di divertimento, centri benessere, stabilimenti termali, funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano, noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli, impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi, servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento, altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio, attività nel campo della recitazione, rappresentazioni artistiche, noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli, supporto alle rappresentazioni artistiche, attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo), attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby, attività di altre organizzazioni associative);
  • 150% bar, gelaterie, pasticcerie, esercizi senza cucina, turismo (alberghi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, campeggi e aree attrezzate per camper e roulotte, alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero).

In ogni caso, il contributo non può essere superiore  150mila euro.

Pacchetto Lavoro

  • Per i lavoratori è prevista un’indennità di mille euro per  stagionali del turismo (inclusi somministrazione o tempo determinato) e altri settori, lavoratori dello spettacolo, intermittenti, venditori porta a porta e prestatori d’opera nelle categorie più colpite dalla crisi.
  • Per le aziende interessate dal DPCM, sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori del mese di novembre.
  • Per tutte le imprese, altre 6 settimane di Cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo.
  • Blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio.
  • Per loro abbiamo previsto due nuove mensilità di Reddito di Emergenza.

 

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