A nemmeno 24 ore dalla protesta delle candele, con circa 200 genitori che hanno invaso pacificamente il Comune di Como per protestare contro le annunciate chiusure di 8 scuole in città, il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore alle Politiche educative Nicoletta Roperto tirano diritto.
E infischiandosene della mobilitazione e delle richieste di ripensarci, quasi come una ‘vendetta politica’ rispetto alla mobilitazione delle famiglie ancora freschissima, ieri hanno ottenuto (senza grandi difficoltà) il voto della giunta per l’addio alle prime 4. E dunque la riorganizzazione – come viene chiamata dall’esecutivo di Palazzo Cernezzi – prevede:
a) Per l’anno scolastico 2025/2026
- Istituto Como Breccia – Prestino: accorpamento della scuola dell’infanzia di Prestino (Como), sita Piazzale Giotto con la scuola primaria “L. Bianchi” sita in via Isonzo, 25;
- Istituto Como Borgovico chiusura della scuola dell’infanzia “L. Carluccio”, sita in Via Volta, 34; chiusura della scuola primaria “N. Sauro”, sita in Via Perti, 10;
- Istituto Como Rebbio trasferimento della scuola dell’infanzia di “Via Varesina”, sita in via Varesina, 34, nell’ex nido comunale “Nuvoletta” sito in Via Varesina n. 1
Servirà invece una successiva delibera per le chiusura già previste per l’anno scolastico 2026/2027, comunque ribadite anche nell’ultimo documento, ovvero:
- Istituto Como Nord chiusura della scuola primaria “F. De Calboli” sita in via Brogeda n. 21;
- Istituto Como Lora – Lipomo: accorpamento della scuola dell’infanzia di Como Sole, sita in Salita Cappuccini n. 27 con la scuola primaria “A. Vacchi”, sita in Via Montelungo n. 18.
Citate come al solito il calo demografico, ragione rivendicata da Rapinese più volte – oltre alle condizioni delle strutture – per le chiusura. “L’Amministrazione – si legge nella delibera – ritiene opportuno, anche al fine di gestire al meglio le risorse disponibili, concentrare e razionalizzare in un quadro d’insieme tutte le strutture del patrimonio immobiliare scolastico e i relativi investimenti volti alla riqualificazione delle strutture, così da garantire che le risorse economiche pubbliche siano impiegate efficacemente”.
E ancora: “L’Amministrazione ha altresì attivato il percorso di organizzazione della rete scolastica tenendo in considerazione, oltre a quanto sopra meglio indicato, che il Comune di Como è dotato di una capillare rete di trasporto pubblico a servizio del territorio comunale e, che in ogni caso, le distanze tra i diversi plessi sono percorribili anche a piedi; nell’organizzazione dei servizi complementari l’Amministrazione incentiva la collaborazione con gli Istituti cittadini sia al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse a disposizione sia per una più proficua condivisione di buone prassi”.
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