I sostenitori della bolla in stile dot-com sono riemersi e nel frattempo le quotazioni in Borsa delle grandi società tecnologiche hanno subito un contraccolpo. Microsoft ha la possibilità di dimostrare che si è trattato solo di un grande spavento. Tutti gli occhi sono puntati sull’attività di cloud computing Azure, mentre gli investitori si chiedono se la crescita sia abbastanza ampia da giustificare la quantità enorme di denaro speso per l’intelligenza artificiale.
Trimestrale Microsoft: riflettori sull’intelligenza artificiale
Il gigante di Redmond ha ribadito che la spesa per i data center in questo momento è estremamente importante per capitalizzare la domanda di intelligenza artificiale. La dichiarazione fa il paio con quella rilasciata la settimana scorsa dall’amministratore delegato di Alphabet, Sundar Pichai, secondo cui sottoinvestire nell’AI in questo momento è molto più rischioso che farlo eccessivamente. Igor Tishin, analista del gestore patrimoniale Harding Loevner, è ottimista. “Sebbene l’attenzione sia stata rivolta alle applicazioni destinate ai consumatori come ChatGPT, l’intelligenza artificiale generativa è potenzialmente un’opportunità più ampia per le imprese e Microsoft è incredibilmente ben posizionata per capitalizzare la propria base installata”, ha affermato.
A livello complessivo, comunque, per la trimestrale di Microsoft gli analisti si aspettano un incremento del 14,6% delle entrate nel periodo aprile-giugno, in calo rispetto al +17% registrato nel trimestre precedente. La spiegazione è data dal rallentamento della crescita relativa al business di personal computer che include Windows e il pacchetto dei giochi Xbox. Quanto all’area che ospita la suite di app Office, Linkedin e 365 Copilot, le aspettative sono per un incremento dei ricavi del 10%.
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