Sono 355 le segnalazioni alla Procura dei minorenni trasmesse dalle scuole della provincia di Salerno per casi di inadempimento dell’obbligo scolastico.
Si tratta delle prime segnalazioni di violazione della mancata frequenza alle lezioni secondo la normativa prevista dal nuovo Decreto Caivano, che punta a “colpire” quei genitori che non mandano a scuola i propri figli.
Nel salernitano i risultati sono traducibili in una flessione del dato relativo alle mancate bocciature per assenza di frequenza: rispetto all’anno 2021-2022, si è passati da 495 ragazzi dispersi totalmente, che si erano allontanati dalla scuola facendo perdere le tracce, ai 355 ragazzi segnalati entro giugno 2024 alla Procura per mancata frequenza alle lezioni. I genitori sono stati prima ammoniti dai sindaci, poi denunciati.
Lo scenario
Le procedure di segnalazione sono state recentemente innovate a seguito dell’applicazione del Decreto legge 123 che ha previsto nuove e più gravi sanzioni a carico degli esercenti la responsabilità genitoriale inadempienti, introducendo l’articolo 570 ter del Codice penale. La procedura ha quindi richiesto una più puntuale vigilanza sui minori in obbligo di istruzione. E i risultati non mancano. Rispetto ai 495 ragazzi segnalati nel 2022 si è passati a 355 segnalazioni a giugno 2024, con un calo di 140 ragazzi dispersi.
Ecco il prospetto per singoli ordine di scuola delle segnalazioni alla Procura da parte dei dirigenti scolastici: 59 sono gli alunni di scuola elementare non ammessi per mancata frequenza, insomma non sono entrati in classe e i genitori denunciati; 22 i casi segnalati alla scuola media; 274 casi registrati al primo biennio delle scuole superiore.
«Per quanto concerne la nuova rilevazione sulla vigilanza dell’adempimento dell’obbligo di istruzione – dichiara il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra – pur essendo troppo presto per poter valutare le tendenze, trattandosi di un primo monitoraggio, appare chiaro l’impegno delle scuole e dei sindaci nel tenere sotto controllo il fenomeno della dispersione fin dal manifestarsi dei primi segnali predittivi». Acerra sottolinea il «grande lavoro delle scuole, impegnate a mettere a sistema le azioni di rilevazione e monitoraggio delle assenze ripetute e degli abbandoni». Decisiva nel Salernitano è stata anche «l’importanza del rapporto diretto con la Procura presso i Tribunale per i minori», secondo il direttore Acerra.
La mappa
Ecco il prospetto del lavoro di mesi di segnalazioni e indagini per contrastare la dispersione. Ad emergere una situazione non omogenea nella provincia. Per quanto riguarda la scuola elementare, su 59 alunni segnalati per non essere entrati a scuola, spiccano Pontecagnano Faiano, con i suoi 8 casi di bambini dispersi, Sarno, con 5 bambini segnalati, Pagani e Fisciano con 4 casi, mentre a Salerno, Nocera Inferiore, Scafati, Rofrano sono 3 le segnalazioni di famiglie alla Procura per mancata osservanza dell’obbligo scolastico con ammonizioni dei rispettivi sindaci.
Alle scuole medie, dove si rilevano 22 casi di inadempimento dell’obbligo scolastico, spicca Vallo della Lucania con 6 segnalazioni, seguito da Scafati con 5 casi, altri 2 casi si segnalano a Eboli e Mercato San Severino. Al primo biennio delle superiori è Battipaglia il centro della provincia col numero più alto di dispersi e segnalati, con ben 56 casi; segue Salerno con 43 segnalazioni; ancora Eboli con 42 segnalazioni; Vallo della Lucania con 39 casi; Agropoli con 18 casi; Roccadaspide con 16 casi.
Tenuto conto del bacino di iscritti, al primo biennio delle superiori è Sant’Arsenio che fa registrare la percentuale più alta di mancate ammissioni all’anno successivo a causa del 6,28% di casi di dispersione, seguono Roccadaspide col 5,33%, Battipaglia col 4,41%, Contursi Terme col 4,14%, Padula col 2,66%. La lieve diminuzione dei casi di abbandono rappresenta in ogni caso un segnale positivo: il ritorno a scuola di tanti ragazzi “recuperati” dalla dispersione apre a nuovi orizzonti. Per i presidi e l’amministrazione scolastica è uno sprone a non abbassare mai l’attenzione in una lotta contro un nemico invisibile che si chiama dispersione.
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