CONEGLIANO (TREVISO) – Sono arrivati i 4 taser per gli agenti della polizia locale. Il dispositivo, uno storditore elettrico che funziona attraverso una scarica elettrica in grado di immobilizzare i muscoli del corpo, fa parte delle nuove tecnologie che supportano le forze dell’ordine nell’assicurare l’ordine pubblico e la sicurezza. «I dispositivi taser sono arrivati» conferma Claudio Mallamace, comandante della polizia locale della città del Cima, che opera in forma associata anche con i comuni di Santa Lucia, San Pietro di Feletto, Susegana e Mareno. «Adesso per i nostri uomini si apre la fase dell’addestramento. Ci sono 4 taser, uno per pattuglia. Tutti gli agenti saranno addestrati a utilizzarlo; se l’emergenza dovesse richiedere il taser, un agente lo utilizzerà mentre i colleghi si occuperanno in contemporanea della gestione della situazio ne» dice il comandante.
PROGETTO SICUREZZA
Nel frattempo la giunta del sindaco Fabio Chies ha approvato il progetto sulla sicurezza, per accedere ad contributo regionale che consentirebbe l’acquisto di nuove pistole. «Speriamo di poter acquisire un buon punteggio, in modo che il nostro progetto si collochi in una buona posizione della graduatoria regionale con l’obiettivo di poter conseguire il contributo di circa 32mila euro. Una cifra eguale la metterebbe l’amministrazione, per un totale di oltre 60mila – dettaglia il comandante – Avremmo così la cifra necessaria per poter acquistare delle pistole nuove, più moderne». La scelta dell’amministrazione è stata di compartecipare per metà della spesa, in modo da poter ottenere un buon punteggio; chi si pone verso la parte finale della graduatoria rischia di non portare a casa nulla, venendo il contributo assegnato a tutti coloro che arrivano prima, fino ad esaurimento dell’importo stanziato. Il punteggio decresce se la compartecipazione è ad esempio per il 30% o meno. «Un altro aspetto sul quale contiamo di acquisire punti – aggiunge il comandante – è il fatto che operiamo in forma associata per i comuni di Santa Lucia di Piave, San Pietro di Feletto, Susegana e Mareno, oltre che per la città di Conegliano».
ARMI DA RINNOVARE
Le armi in dotazione sono piuttosto datate, risalenti ancora agli anni Ottanta. «Il nostro comando – precisa il comandante – è stato uno dei primissimi ad esser stati armati. Le pistole sono tenute in perfetta efficienza, tuttavia sarebbe preferibile avere in dotazione armi nuove e più moderne, per una operatività ancor più efficiente. L’auspicio che ci facciamo sempre è di non dover mai ricorrere all’arma, tuttavia questa costituisce un deterrente per i malintenzionati ed è motivo di sicurezza personale per gli agenti». Se l’esito del bando sarà positivo, l’intento è di acquistare una quarantina di pistole semiautomatiche calibro 9. Una dotazione importante, sia per la sicurezza personale degli agenti che, più in generale, del contesto cittadino. Con una città che negli anni si è fatta sempre più complessa, presentando nuovi problemi sul fronte della sicurezza, avere anche una dotazione d’armi moderna contribuisce a una migliore gestione della sicurezza.
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