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Giovedì 3 ottobre, presso la sala convegni di Confindustria, FIAIP Piacenza ha presentato i risultati dell’Osservatorio annuale sull’immobiliare della provincia, relativi al primo semestre del 2024. Un evento ormai tradizionale per l’associazione piacentina della Federazione italiana degli agenti immobiliari, che fotografa lo stato del mercato piacentino fornendo importanti indicazioni per esperti, professionisti ma anche semplici cittadini interessati.

“Monitorare l’andamento del mercato immobiliare piacentino è fondamentale”, spiega il presidente di Fiaip Piacenza Marco Gazzola. “Un’attività che non si limita a quantificare e mappare numeri e prezzi del settore, ma anche a comunicarli in maniera chiara alla cittadinanza. Da questo proposito nasce l’Osservatorio immobiliare di Fiaip Piacenza, con una nuova edizione, la seconda del 2024”.

Dai dati presentati durante l’incontro, il mercato immobiliare a Piacenza mostra una vivacità maggiore rispetto al trend regionale e alla media nazionale. Il venir meno di bonus e incentivi, così come dello slancio post covid, fanno segnare un po’ ovunque il segno meno. Per quanto riguarda le compravendite, in provincia di Piacenza si registra il – 4%, un dato che scende ancora nel capoluogo, fino a toccare il – 8,2%. Ma a livello nazionale il calo è del 9,6% e del 12% a livello regionale. Non solo, lo scorso anno, secondo i dati forniti dalla stessa Fiaip, il decremento era del 10%. Più vivace la dinamica degli affitti, dove è letteralmente esplosa la richiesta da parte degli studenti universitari, con ripercussioni rispetto alla effettiva disponibilità di immobili per altri locatari. Che pure non mancano, è stato osservato, vista la difficoltà di accedere ai mutui con tassi di interesse ancora alti.

Gazzola sottolinea il ruolo chiave degli agenti immobiliari, che collegano ogni giorno acquirenti e venditori: “Il valore della conoscenza è un valore che si costruisce in anni di studio ed esperienze che si concretizzano attraverso un operato quotidiano nato e sviluppatosi tra le altre realtà professionali del territorio. Fiaip, attraverso i suoi 9.000 agenti immobiliari sparsi su tutto il territorio nazionale, di cui 90 a Piacenza e provincia, dispone di un patrimonio altamente qualificato di “antenne” che arrivano a conoscere ogni realtà immobiliare con i suoi valori specifici, captandone i cambiamenti più nascosti”.

SALE IL VALORE DEI NUOVI IMMOBILI – “Il mercato immobiliare di Piacenza e della sua provincia ha mostrato un andamento interessante e dinamico nel primo semestre del 2024”, commenta Marco Ghioni, responsabile dell’Osservatorio Fiaip Piacenza. Un incremento “caratterizzato da un incremento dei prezzi delle nuove costruzioni e da una vivace attività nel settore delle locazioni”. Nello specifico “uno degli aspetti più rilevanti è stato l’aumento dei prezzi delle nuove costruzioni. Gli immobili da ristrutturare hanno registrato un leggero calo dei prezzi al metro quadrato, mentre i valori degli immobili in buono stato sono rimasti stazionari”. Laddove i prezzi al metro quadrato sono aumentati, a trainare le quotazioni sono stati gli immobili moderni, efficienti dal punto di vista energetico e situati in zone strategiche della città.

DOMANDA SOSTENUTA DA STUDENTI E LAVORATORI – Sebbene “il volume di transazioni sia in diminuzione rispetto al 2023, il mercato delle locazioni ha registrato una crescita sostenuta”, prosegue Ghioni. Fattore chiave sono le richieste degli universitari – in costante aumento a Piacenza – e coloro che si trasferiscono in provincia per lavoro: “nelle zone centrali e nelle vicinanze delle principali università la richiesta spesso supera l’offerta di immobili disponibili”. Ma quindi, se si dovesse tracciare un bilancio del mercato piacentino? Per Fiaip “resta dinamico e promettente con buone prospettive sia per gli operatori che per gli acquirenti e affittuari”, conclude in sintesi il rapporto.

L’ANALISI – La presentazione del rapporto – redatto dal Laboratorio di Economia Locale della Cattolica – è stata commentata dai diversi portatori di interesse del mercato immobiliare. Antonino Coppolino di Confedilizia ha concordato su come la richiesta di affitti da parte degli universitari stia effettivamente condizionando il mercato immobiliare a Piacenza. “Per far fronte a queste richieste – ha detto – si tolgono molti immobili dal mercato ordinario. Occorre riflettere su campus e studentati”.

Presentazione Osservatorio Immobiliare Fiaip

“Lo sviluppo di un territorio – sostiene Nicola Parenti, presidente di Confindustria Piacenza – arriva non solo dalla programmazione, ma dal nostro spirito imprenditoriale. Come piacentini dovremmo dire meno no e aprirci al cambiamento. Dare risposte veloci è la prima cosa: abbiamo la fortuna di essere in Emilia ed essere vicini a Milano, che sta esplodendo e diventando sempre più invivibile. Abbiamo più opportunità di crescita rispetto ad altre province” – afferma, sottolineando l’importanza di avere a disposizione una ‘filiera dello sviluppo’, con i diversi attori economici del territorio e le istituzioni in dialogo tra loro. “E’ un aspetto – dice – al quale gli investitori esteri prestano molta attenzione”. Sulla necessità, per Piacenza, di accettare il cambiamento insiste anche Alessandro Losi, presidente di Ance. “Siamo in fase di redazione del Pug e serve coraggio: si parla di aree dismesse da 50 anni, in centro e nella prima periferia – dice -. Occorre il coraggio di abbattere e ricostruire”.

Presentazione Osservatorio Immobiliare Fiaip

La parola poi passa a Paolo Rizzi e a Davide Marchettini del Laboratorio di Economia Locale dell’università Cattolica di Piacenza. Dopo il 2022, il trend delle compravendite è negativo, ma Piacenza come si è già detto questo rallentamento del mercato è meno marcato rispetto alla media sia nazionale che regionale. Prendendo in considerazione le zone del capoluogo, è il centro quello ad aver visto una svalutazione maggiore: nell’arco di 12 anni è calata del 21,2%. Quello che viene riferito come ‘semicentro’, vede invece un lieve aumento dei prezzi nell’ultimo anno, pari allo 0,8%. Idem anche le frazioni, dove la quotazione sale dello 0,4%. Stabili invece i prezzi per la periferia. Sul fronte degli immobili in vendita, tutte le quotazioni sono in calo con alcuni distinguo: la categoria nuovo – integralmente ristrutturato ha una variazione inferiore e in lieve ripresa (-2,69%).



 

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