Abbiategrasso: 4 milioni di euro per l’efficientamento energetico della Casa di riposo #finsubitoagevolazioni

“Oggi siamo qui per illustrare il percorso di efficientamento energetico della nostra RSA la cui storia è legata alla storia e alla tradizione antichissima di questa Fondazione che parte dal 1300”. Così il Presidente Franco Portalupi sabato mattina alla presenza di tutto il CdA ha introdotto questo importante tema.

“A metà Ottocento – ha proseguito Portalupi nel suo excursus storico – ha preso piede una idea diversa di assistenza verso i bisognosi. Tutto è partito da Villa Cantù primo nucleo embrionale di questa realtà. A fine anni Cinquanta nasce qui una struttura più comoda e più funzionale. Da allora è stata la vera casa degli Abbiatensi come luogo di cura e assistenza”.

“C’è stata una evoluzione giuridica – ha sottolineato il Presidente – si è costituita una Fondazione di diritto privato. Il comune ha ceduto tutto a questo organismo. Il CdA oggi è l’anello di congiunzione con l’Amministrazione, 5 membri su nomina diretta del Sindaco tramite bandi. Durata del Consiglio cinque anni. Per il resto la Fondazione è totalmente sganciata e indipendente. Una forte autonomia che ci rende più agevoli. Abbiamo avuto accesso ai bonus del 110. Questo non è un mutuo e’ una concessione” così sempre Portalupi introducendo l’argomento prima di cedere la parola al DG Matteo Mantovani.

Il nuovo Direttore Generale che vanta una consolidata esperienza in questo settore ha tracciato una quadro molto preciso di quanto oggi offre in termini di servizi la Fondazione della Casa di riposo Città di Abbiategrasso: una RSA di 91 posti letto, con 10 posti nucleo Alzheimer e uno posto per i non solventi ospite a cui è garantita la stessa tipologia di servizi dei posti accreditati, 30 posti per il Centro Diurno, servizio semi residenziale dalle 7 alle 20 di sera, orario flessibile con funzione sociale molto importante, compresa anche la cena e il trasporto a casa delle persone.
Quindi, l’unità di offerta sul domicilio ex Adi dove ci sono oggi 60 utenti sul territorio assistiti con 120 accessi settimanali per interventi domiciliari infermieristici.

E’ un servizio decisamente importante e articolato – ha rimarcato Mantovani – Inoltre abbiamo un altro servizio non accreditato che sono i pasti a domicilio 20 pasti consegnati alla settimana anche il sabato. Forniamo anche Fisiatra e Psicologo a domicilio. Una assistenza dunque a 360 gradi. Anche questo rientra nella CDOM (ex ADI). Questo è un servizio non solo rivolto alle persone anziane – ha aggiunto il DG – Si va verso le necessità del territorio e l’evoluzione dei bisogni”.

Per tutta la parte tecnica i lavori sono stati illustrati dall’Ingegner Andrea Facchini della Aedes Srl con sede storica in Piemonte a Villa D’Ossola: “lavoriamo su tutto il Nord Italia operatività anche su Bologna e Firenze”.
L’Aedes Srl è un’ impresa che nasce nel 2002 con 85 persone: si occupa di edilizia classica a lavori anche subacquei: “lavoriamo molto sul lago Maggiore con la famiglia Borromeo”.
“Abbiamo colto questa opportunità – ha spiegato Facchini – con il superbonus in partnership con Eni e Harley&Dikkinson. Abbiamo alle spalle già diversi lavori molto positivi portati a termine con loro”
Il tecnico ha poi confidato: “Il nostro motto è costruire bene, ci teniamo ad una qualità del lavoro per una fidelizzazione del cliente. Anche qui controllo totale da parte nostra del cantiere”.
“Vogliamo lavorare bene e in fretta senza creare disagio alle attività che qui vengono avanti quotidianamente”.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

Una operazione per la quale – ha detto il Presidente della Fondazione – abbiamo avuto accesso al bonus del 110 come Fondazione Onlus. Con la cessione completa del credito abbiamo potuto accedere con Eniplenitude. Lavori previsti in 12 mesi chiusura entro il 31 dicembre 2025 tenendoci così quasi 3 mesi per le varie ed eventuali. Il nostro cronoprogramma infatti dice 30 Settembre. Andremo a fare efficientamento energetico con spesa di oltre 4 milioni di euro”.

LE SINGOLE VOCI

Per il cappotto è prevista una spesa di un 1 milione e 379 mila euro isolamento termico. Cappotto in lana di roccia. Tutto sarà cappottato tranne la chiesa che è più recente rispetto al resto dell’edificio. Sostituzione in toto degli impianti termici con una nuova pompa di calore per riscaldamento e raffreddamento estivo per gli ospiti della RSA.
“Andremo a dismettere il gas metano ha sapere il Presidente – Terremo anche una piccola caldaia per acqua calda sanitaria che potrebbe darci un quid in più in caso di giornate molto rigide.
Ciò detto con la sostituzione anche dei serramenti la struttura passerà dal grado E al grado B di efficientamento energetico. Dunque alzeremo notevolmente gli standard.
Sui serramenti spenderemo un milione e 38 mila euro. E i tendaggi per l’ala esposta a sud dove fa più caldo. Questa ‘schermatura’ ci costerà 112 mila euro.
Completano le voci altri 460 mila euro di lavori e 194 mila euro per integrare parco attuale di pannelli fotovoltaici.

“La richiesta – ha concluso il presidente Portalupi – è stata depositata subito in Comune a marzo con la volontà di partire speditamente. Questa è una struttura del ’62 con una rete di distribuzione obsoleta, abbiamo trovato il modo per rifare anche quella. Contiamo tra un anno di esser qui per il taglio del nastro”.

LE PAROLE DEL SINDACO CESARE NAI

“Sono davvero molto soddisfatto di esser qui oggi. Vicinanza della comunità a questo Ente di diritto privato, Casa di riposo Città di Abbiategrasso. Ma questa è autonoma deve reggersi con le sue gambe.
La Fondazione in questi anni ha saputo superare momenti difficili come il Covid. Oggi ci troviamo davanti a scenari impensabili. In questo modo una realtà virtuosa rispetto ai servizi potrà avere anche una struttura di assoluto livello. Questo è un bel momento per la Fondazione. Iniziativa assolutamente imprevedibile e di grande valore. E’ stata colta una grande opportunità perché qui c’è un investimento di 4 milioni di euro. Bravi siete saliti su un treno in corsa ma ci siete riusciti”.

Da segnalare anche a dimostrazione del grande impegno di tutto il CdA che ai fini della concessione del bonus tutto il CdA ha rinunciato al gettone simbolico di presenza. Una rinuncia che durerà per tutta la durata dei lavori. Posto il valore piuttosto bizzarro della norma in essere – visto quanto ‘pesa’ effettivamente il gettone – resta il fatto dell’impegno e dell’attaccamento nonché senso civico di tutto il CdA”. Chapeau.