Il Consiglio dei Ministri del 24 giugno 2024, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del Ministro della giustizia Carlo Nordio, del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.
Tra le varie misure è utile evidenziare quelle volte a garantire il finanziamento e lo sviluppo di investimenti strategici, sia in ambito nazionale sia con particolare riguardo al Continente africano, all’attuazione del Piano Mattei e all’internalizzazione delle imprese italiane.
A tal fine si prevede un incremento di 150 milioni di euro, per l’anno 2024, del fondo rotativo 394/81 gestito dalla SIMEST S.p.a. e destinato ad operazioni di venture capital in Paesi non aderenti all’Unione Europea.
Le risorse saranno destinate alle imprese con sede legale in Italia che, stabilmente, sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano e alle imprese fornitrici delle stesse, al fine di sostenerne le spese di investimento per il rafforzamento patrimoniale, investimenti digitali, ecologici, produttivi o commerciali.
Tra le varie misure è utile evidenziare quelle volte a garantire il finanziamento e lo sviluppo di investimenti strategici, sia in ambito nazionale sia con particolare riguardo al Continente africano, all’attuazione del Piano Mattei e all’internalizzazione delle imprese italiane.
A tal fine si prevede un incremento di 150 milioni di euro, per l’anno 2024, del fondo rotativo 394/81 gestito dalla SIMEST S.p.a. e destinato ad operazioni di venture capital in Paesi non aderenti all’Unione Europea.
Le risorse saranno destinate alle imprese con sede legale in Italia che, stabilmente, sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano e alle imprese fornitrici delle stesse, al fine di sostenerne le spese di investimento per il rafforzamento patrimoniale, investimenti digitali, ecologici, produttivi o commerciali.
Nello specifico possono accedere alla misura le imprese con sede legale in Italia che, alternativamente:
a) hanno realizzato un fatturato estero non inferiore alla quota minima stabilita con la deliberazione e che:
1. sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure
2. hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani o importazioni dai mercati africani in misura non inferiore a soglie stabilite con deliberazione;
b) sono parte di una filiera produttiva a vocazione esportatrice e il cui fatturato, in misura non inferiore alla soglia stabilita con deliberazione, deriva da comprovate operazioni di fornitura a beneficio di imprese che:
1. sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure
2. hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani ovvero importazioni dai mercati africani, in misura non inferiore a soglie stabilite con deliberazione.
Per le iniziative riguardanti il Continente africano proposte da imprese localizzate nelle Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, che presentino domanda di finanziamento agevolato, il decreto prevede l’incremento della quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% dell’intervento complessivo concesso.
Inoltre il decreto disciplina il procedimento di concessione dei finanziamenti per sostenere iniziative e progetti promossi nell’ambito del Piano Mattei, autorizzando Cassa depositi e prestiti a concedere finanziamenti, prioritariamente a favore di imprese stabilmente operative in Stati del Continente africano, per la realizzazione di interventi in determinati settori.
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