Più tempo per le amministrazioni per adempiere agli obblighi
rendicontativi previsti dall’avviso C.S.E. 2022 – Comuni
per la sostenibilità e l’efficienza energetica, con il
quale il MASE ha concesso, ai Comuni che hanno presentato
richiesta, contributi a fondo perduto per la realizzazione di
interventi di efficienza energetica negli edifici
delle amministrazioni comunali, attraverso
l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi sul
MEPA.
Avviso C.S.E.: nuovo termine per l’invio della rendicontazione
spese
Come previsto nel Decreto direttoriale del Dipartimento
Incentivi Energia del 15 aprile 2024, n. 71, per i
progetti finanziati con l’avviso pubblico
del 4 ottobre 2022, n. 137, denominato «C.S.E. 2022 –
Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica», è possibile
adempiere agli obblighi rendicontativi di cui all’art. 9.3 punto
(ii) dell’avviso entro le ore 17.00 del 15 maggio
2024.
Il termine precedente prevedeva il completamento degli
adempimenti dichiarativi al Ministero entro e non oltre il 28
febbraio 2024, trasmettendo sulla piattaforma i seguenti
documenti:
- l’avvenuto pagamento delle fatture già presentate
contestualmente alla richiesta di accredito; - l’avvenuto versamento IVA relativo a ciascuna fattura afferente
all’intervento finanziato; - nel caso di acquisto dei prodotti indicati nella “Tabella
prodotti APE PON IC/CSE 2022”, l’avvenuto versamento della ritenuta
d’acconto relativo a ciascuna fattura afferente alla prestazione
professionale.
Tutte le spese sono ammissibili al contributo a valere sul PON
IC purché le stesse risultino essere state effettuate e quietanzate
entro il 31 dicembre 2023.
Cos’è l’Avviso C.S.E.
L’Avviso C.S.E. 2022 – Comuni per la Sostenibilità e
l’Efficienza energetica è rivolto alle Amministrazioni comunali che
intendano realizzare, anche tramite la produzione di energia da
Fonti di Energie Rinnovabili, interventi di efficienza energetica
di edifici:
- insistenti sul territorio nazionale, di loro proprietà ed
utilizzo; sono esclusi immobili in detenzione (es. comodato,
locazione, affitto) o possesso (es. usufrutto, uso, abitazione) da
parte di terzi; - adibiti ad uso pubblico, a destinazione non residenziale e non
destinati all’esercizio di attività economica intesa come qualsiasi
attività consistente nell’offrire beni e servizi in un
mercato.
Una quota pari al 50% delle risorse è stata riservata agli
interventi su edifici situati nei territori delle Regioni del
Mezzogiorno.
Il finanziamento è concesso come contributo a fondo
perduto pari al 100% dei costi ammissibili, secondo una
procedura a sportello, chiusa il 29 marzo 2023, con cui sono stati
assegnati 320 milioni di euro per circa 2.000
istanze, ciascuna di valore non inferiore ai 40mila euro e
non oltre la soglia di rilevanza comunitaria di 215mila euro.
Spese ammesse al contributo
Con le risorse a disposizione, il MASE finanzia interventi da
realizzare attraverso l’acquisizione, tramite MEPA, delle seguenti
categorie di prodotti:
- impianti fotovoltaici;
- impianti solari termici;
- impianti a pompa di calore per la climatizzazione;
- sistemi di relamping;
- chiusure trasparenti con infissi e sistemi di schermatura
solare; - generatori a combustibile gassoso e a biomassa, a
condensazione.
Gli interventi ammessi dovranno garantire la riduzione, rispetto
alla situazione preesistente, dei consumi energetici degli edifici
oggetto di intervento, come desumibile dall’Attestato di
prestazione energetica.
Tra gli altri adempimenti per l’erogazione del contributo, è
stata prevista la presentazione da parte dell’Amministrazione
richiedente di un APE precedente l’avvio della procedura di
acquisto, anche questo reperibile sul MePA e ammissibile alle spese
agevolate.
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