NAPOLI. Ok al piano del Comune per sistemare i residenti delle Vele in strutture alberghiere e non solo, così da liberare l’università di Scampia. Lo ha ribadito il comitato Vele ieri in Prefettura. Una delegazione del comitato è stata ricevuta ieri in mattinata dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’incontro fa seguito alla manifestazione di martedì scorso dei cittadini residenti nelle Vele e a seguito del crollo del 22 luglio scorso. Durante la riunione, i delegati del comitato – riferisce una nota della Prefettura – hanno espresso adesione al piano elaborato dal Comune di Napoli, formulando alcune proposte relativamente all’organizzazione di eventuali trasferimenti presso sistemazioni autonome. I rappresentanti del comitato hanno, inoltre, rimarcato l’importanza di tenere il più possibile in considerazione le diverse esigenze dei vari nuclei familiari interessati, anche in relazione alla necessità del recupero delle masserizie personali dalle case di Scampia. Il Prefetto ha assicurato che segue attentamente l’intera vicenda e ha manifestato la piena disponibilità dell’Ufficio per le problematiche che hanno interessato la tragica vicenda. Già mercoledì, al termine di un’assemblea tenutasi all’Università, il comitato Vele aveva fatto sapere: «Gli sfollati di Scampia accolgono bene le istanze del Comitato Vele accettate dal Comune, ora bisogna fare presto. Il popolo delle Vele ha dato il suo ok, ora il Comune si impegni ad avviare quanto prima la macchina organizzativa, ad aprire gli uffici della Municipalità e iniziare il piano di sistemazione per tutte le famiglie, circa trecento, accampate nella sede dell’università da dieci giorni. Mettere da subito a disposizione le strutture alberghiere resta prioritario per consentire alle famiglie di tornare ad una normalità, avviare la cantierizzazione resta l’impegno improrogabile. Anche sul mantenimento economico proposto dal comune di Napoli c’è il pieno benestare, alle famiglie potrà essere consentito di scegliere in maniera autonoma la modalità con cui utilizzarlo, allo stesso modo alle famiglie sarà consentito di scegliere la locazione provvisoria».
IL CONTRIBUTO SOCIALE
Proprio ieri, infatti, è entrato in funzione lo portello per raccogliere le richieste del contributo sociale che il Comune di Napoli ha stanziato in favore delle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a seguito del crollo che si è verificato all’interno della Vela Celeste. Lo sportello è attivo al piano terra della sede centrale dell’ottava Municipalità, al civico 15 di Largo della Cittadinanza Attiva a Scampia, dalle ore 10 alle 18, anche nella giornata di sabato. Le famiglie saranno contattate dal personale dell’area Welfare del Comune per formalizzare la propria richiesta del contributo che ha lo scopo di aiutare le famiglie a trovare una sistemazione abitativa autonoma. L’importo del contributo mensile è determinato secondo i parametri fissati dal decreto legge 91/2024 e varia in base alla composizione del nucleo familiare, tenendo anche conto della presenza di persone di età superiore a 65 anni o con disabilità. In alternativa alla sistemazione autonoma, i soggetti convocati – che presentano particolari situazioni di fragilità – potranno optare per una sistemazione alberghiera presso una delle strutture dichiaratesi disponibili. Il Comune ha stanziato un milione di euro e ieri, nel primo giorno, stono state 55 le famiglie che hanno presentato istanza.
L’APPELLO
In questo clima, però, non bisogna dimenticare la tragedia e le vittime. «Non si trasformino le vittime in fantasmi: salviamo i bambini assistendo e munendo di mezzi idonei ai loro familiari, per consentirgli di poterli aiutare», chiedono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani che annunciano di volersi costituire nel procedimento penale modello 44 presso la Procura della Repubblica di Napoli «per tutelare le parti offese e per curare i diritti e gli interessi delle sorelle Russo anche in sede civile ai fini risarcitori. È giusto che il Comune di Napoli – sottolineano i due professionisti – si organizzi per la sicurezza e sistemazione degli sfollati, ma la precedenza assoluta, e ogni sostegno possibile da quello economico a quello psicologo ed abitativo idoneo anche per le terapie e cure dei feriti, deve essere garantito subito ai fratelli Russo che devono essere il sostegno delle sorelle ferite e ricoverate nonché dei rispettivi bambini che ci si augura veder presto uscire dall’ospedale Santobono». Angelo e Sergio Pisani annunciano anche l’avvio di indagini difensive finalizzate «ad accertare tutte le responsabilità, perché questo disastro non deve rimanere impunito».
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