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Indice

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni?

La legge di bilancio 2023 (197/2022) porta con sé una nuova Pace Fiscale che prevede lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali emesse tra il 1°gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, se l’importo complessivo non va oltre i 1.000 euro.

Lo stralcio dei debiti avverrà in automatico il 31 marzo 2023, senza che il debitore debba fare alcuna domanda di richiesta. Per la normativa completa si può fare riferimento al sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, la stessa legge di bilancio 2023 (art. 1, comma 229) ha anche previsto che gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, abbiano la facoltà di non applicare lo stralcio. Ma avrebbero dovuto comunicare la non adesione all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2023.

I comuni, per definizione legale, non sono amministrazioni statali, ma amministrazioni territoriali, di conseguenza in molti hanno scelto di non aderire allo stralcio dei debiti, vediamo in dettaglio quali sono.

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Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: ecco l’elenco

Sono molti i Comuni italiani che hanno scelto di non applicare lo stralcio dei debiti, perché perderebbero somme considerevoli evitando la riscossione.

Di seguito vi forniamo l’elenco dei principali Comuni che, fino adesso, hanno ufficializzato la non adesione al provvedimento (con il link al comunicato ufficiale del comune).

Cartelle-esattoriali-cancellate-in-quali-comuni-sito-agenzia
In foto il sito dell’Agenzia.

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: casse professionali che NON aderiscono

Per quanto riguarda eventuali debiti per i contributi previdenziali dovuti, non ci si deve dimenticare che anche le casse private dei professionisti avevano il diritto di non aderire allo stralcio.

Le casse che hanno comunicato entro il 31 gennaio all’Agenzia la non adesione al provvedimento sono:

  • CNN (Notai)
  • Cassa Forense (Avvocati)
  • CDC (Dottori Commercialisti)
  • CNPR (Ragionieri)
  • ENPAM (Medici e Odontoiatri)
  • ENPAF (Farmacisti)
  • ENPAB (Biologi)
  • Cassa Geometri
  • INPGI (Giornalisti)

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: i debiti esclusi dallo stralcio

A parte l’adesione o meno dei comuni allo stralcio dei debiti, su questa Pace Fiscale 2023 va fatta qualche precisazione, questo perché lo stralcio è comunque parziale e limitato ad alcuni carichi.

Nello specifico, la legge di bilancio 2023 stabilisce che le cartelle emesse tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, la cui riscossione è stata affidata all’Agenzia da amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali abbiano effettivamente uno stralcio completo. In pratica se l’importo della cartella è inferiore a 1.000 euro scompare.

Diversamente, per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, ma che provengono da enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, è sempre previsto solo uno stralcio parziale.

Non viene infatti cancellata la cosiddetta quota capitale, cioè il debito resta, ma vengono cancellati solo interessi e sanzioni.

In parole povere, anche se il Comune ha aderito allo stralcio, questo è parziale e ad essere cancellati sono solo:

•    gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
•    le sanzioni e gli interessi di mora.

Mentre l’annullamento automatico non riguarda le somme dovute a titolo di:

•    capitale;
•    rimborso spese per procedure esecutive;
•    diritti.

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: stralcio parziale per le multe

Oltre a questo un’altra eccezione nel provvedimento di stralcio riguarda le sanzioni amministrative, incluse le multe per violazione del Codice della Strada, per cui la cancellazione è parziale.

Per tutte le sanzioni amministrative infatti, ad eccezione delle violazioni tributarie e delle violazioni degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, è previsto solo un annullamento parziale che riguarda esclusivamente gli interessi.

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Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: chi ha diritto alla Rottamazione quater?

Tuttavia, i contribuenti che hanno cartelle esattoriali escluse dallo stralcio dei debiti possono ricorrere ad un altro provvedimento introdotto dalla Pace Fiscale 2023 e cioè la Rottamazione quater.

La Rottamazione, ovvero la Definizione agevolata, prevede la possibilità di saldare ed eventualmente rateizzare gli importi dovuti senza pagare interessi, more o sanzioni.

Più in dettaglio, le cartelle che risalgono al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 possono essere pagate senza more e sanzioni:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
  • in un numero massimo di 18 rate (5 anni), con l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.

La Rottamazione quater non si applica in automatico come lo stralcio, ma chi vuole aderire deve inviare all’Agenzia, in via telematica, la dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2023.

La domanda  di adesione va inviata all’Agenzia delle Entrate online collegandosi a questa pagina del sito, dove per altro potete verificare la normativa in dettaglio.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: debiti esclusi dalla Rottamazione quater

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, incluse le violazioni del Codice della Strada, anche per la Rottamazione quater ci sono delle eccezioni.

La Definizione agevolata si applica infatti solo per gli interessi a tutte le sanzioni amministrative, tranne le violazioni tributarie e le violazioni degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

Inoltre, non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata alcune tipologie di carichi:

  • recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.

Ancora, la legge di bilancio 2023 prevede che i carichi degli enti di previdenza privati possano rientrare nella Rottamazione quater, solo se l’ente ha aderito entro il 31 gennaio con una delibera pubblicata sul sito e trasmessa all’Agenzia delle Entrate via pec.

Cartelle esattoriali cancellate in quali comuni: che fine ha fatto il saldo e stralcio?

Nel 2018 insieme alla Rottamazione ter era stato previsto anche un provvedimento chiamato saldo e stralcio.

Il “saldo e stralcio” è qualcosa di diverso sia dalla “Rottamazione” che dallo “stralcio dei debiti” e riguarda solo i titolari di cartelle esattoriali in difficoltà economiche.

I quali, all’epoca, se avevano cartelle che non rientravano nello “stralcio dei debiti”, al posto di rateizzare con la Rottamazione ter ed evitare solo more e sanzioni, potevano rateizzare ma con uno sconto sulla somma complessiva dovuta.

La Pace Fiscale 2023, introdotta con la legge di bilancio di 2023, non ha previsto un nuovo “saldo e stralcio” e quindi le cartelle che non rientrano nello “stralcio”, cioè nella cancellazione dei debiti, possono ricorrere solo alla Rottamazione quater.

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