Inidoneo l’incarico ricevuto dal MIMIT per l’iscrizione all’elenco degli esperti #finsubitoagevolazioni

Il professionista che sia in possesso dei requisiti di cui all’art. 13 commi 3 e 4 del DLgs. 14/2019 può iscriversi all’elenco degli esperti della composizione negoziata, istituito presso la CCIAA territorialmente competente.

A tal fine, è necessario che sia presentata apposita domanda da parte del soggetto interessato che, tra l’altro, documenti il possesso dei requisiti e il pagamento del contributo richiesto, unitamente all’allegazione di un curriculum vitae che consenta di meglio individuare sia le competenze possedute, sia la specifica esperienza maturata e in quali settori.
Per i professionisti appartenenti a un Ordine professionale è richiesto, in particolare, il possesso di un’anzianità di iscrizione non inferiore a 5 anni e, congiuntamente, la dimostrazione di aver maturato precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi di impresa.
A ciò si aggiunge la necessità di aver acquisito la specifica formazione prevista dal DM 21 marzo 2023 che integra e sostituisce il decreto dirigenziale 28 settembre 2021.

L’iscrizione è concessa anche a soggetti non professionisti che dovranno dimostrare, esclusivamente, di aver maturato l’esperienza richiesta attraverso lo svolgimento di funzioni di amministrazione, direzione e controllo in imprese oggetto di risanamento aziendale.

La genericità della previsione relativa alle “precedenti esperienze” ha posto la necessità di un intervento chiarificatore che il Ministero della Giustizia ha reso con Linee di indirizzo del 29 dicembre 2021: sotto l’aspetto qualitativo sono state individuate sette tipologie di incarichi e prestazioni professionali ritenute idonee; sotto il profilo quantitativo, si è ritenuto che il professionista debba aver svolto almeno due incarichi tra quelli indicati, anche eventualmente dello stesso tipo (P.O. n. 8 del 31 gennaio 2022).
Per i soli consulenti del lavoro, ai sensi dell’art. 13 comma 3 del DLgs. 14/2019, è richiesto che documentino il concorso, in almeno 3 casi, alla conclusione di accordi di ristrutturazione dei debiti ovvero di accordi sottostanti a piani attestati ovvero di concordati omologati.

Sul tema delle precedenti esperienze è intervenuto anche il CNDCEC con diversi Pronto Ordini, con i quali sono stati forniti ulteriori chiarimenti a supporto delle Linee Guida di cui alla circ. 29 dicembre 2021.
Da ultimo, infatti, il CNDCEC, con il Pronto Ordini n. 67 del 12 luglio 2024 e reso noto ieri, ha fornito ulteriori chiarimenti in merito proprio alle esperienze professionali che possono o meno ritenersi idonee ai fini dell’iscrizione all’elenco di cui all’art. 13 del DLgs. 14/2019, alla luce delle richiamate Linee di indirizzo.
Nello specifico, il tema riguarda la possibilità circa l’idoneità dell’incarico ricevuto dal professionista da parte del Ministero delle Imprese e del made in Italy (MIMIT), quale esperto da impiegare nel rafforzamento della Struttura per le crisi di impresa di cui all’art. 1 comma 852 della L. 296/2006.

L’incarico, in particolare, prevede lo svolgimento di attività di prevenzione e gestione della crisi di impresa, sebbene a favore dell’unico committente rappresentato dal Ministero stesso. Si tratta, in altri termini, di un incarico che consente al professionista designato di maturare esperienze specifiche nel settore del risanamento, anche sulla base di un numero rilevante e importante di realtà economiche, sebbene non riconducibili all’alveo del Codice della crisi.

In merito, il CNDCEC si è espresso negativamente ritenendo che tale specifico incarico, anche alla luce delle Linee di indirizzo, non possa essere ritenuto idoneo ai fini dell’iscrizione, non potendo il professionista documentare l’esistenza di precedenti nomine giudiziali ovvero di prestazioni professionali (sempre antecedenti) finalizzate alla ristrutturazione aziendale.