- presenza stabile sul mercato africano;
- realizzazione di esportazioni verso i mercati africani o importazioni dai mercati africani in misura non inferiore alle soglie stabilite con deliberazione del Comitato agevolazioni.
La dotazione finanziaria è pari a 200 milioni di euro e prevede che le imprese possano beneficiare di un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% dell’importo del finanziamento agevolato ottenuto dal Fondo, incrementato al 20% per misure premiali riservate alle proposte provenienti da imprese localizzate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’operazione prevede anche un finanziamento agevolato a valere sul Fondo rotativo 394/1981.
Bandi in scadenza
Scadono a settembre alcuni bandi Life. Il sottoprogramma «Economia circolare e qualità della vita» ha una dotazione di circa 80 milioni di euro ed è in scadenza il 19 settembre. Il sottoprogramma «Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico», che ha una dotazione di circa 60 milioni, è in scadenza al 17 settembre.
Scadrà, invece, il 2 settembre il bando per l’agrivoltaico. Possono accedere agli incentivi previsti dal Dm Agrivoltaico solo i sistemi agrivoltaici con impianti di nuova costruzione. Il richiedente deve possedere, alla data di presentazione della domanda, un titolo autorizzativo valido oppure, in alternativa, il provvedimento favorevole di valutazione d’impatto ambientale. Inoltre, gli impianti devono avere una potenza superiore a 1 kW.
Transizione 5.0
Ad agosto dovrebbe uscire il decreto Transizione 5.0 e la relativa circolare. Le bozze evidenziano una prima criticità. Se l’impresa non punta ad abbattere i consumi di tutta l’unità produttiva, può fare la comunicazione per la riduzione dei consumi di un unico processo produttivo. Ne consegue che se ha più processi produttivi da modificare in parallelo, dovrà sceglierne uno e aspettare per presentare la richiesta sull’altro.
È auspicabile che la circolare specifichi come dovranno comportarsi le imprese in questi casi ricorrenti. È di tutta evidenza che non potranno presentare domanda antecendente al nuovo progetto se l’altro non è chiuso, ma è altrettanto evidente che non potranno attendere di chiudere il primo per iniziare il secondo, se l’impresa deve fare più investimenti, considerando che i tempi di consegna dei beni spesso sono molto lunghi.
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