La giunta comunale ha deliberato l’attivazione delle procedure per la stabilizzazione a tempo indeterminato di 36 lavoratori impegnati in attività socialmente utili (Asu). Lo affermano il sindaco Matteo Ruvolo (nella foto) e l’assessore alle Risorse Umane Giuseppe Maria Sgrò. “A differenza degli 84 dipendenti part time – dicono – ai quali a partire dal primo settembre scorso abbiamo rimodulato il contratto di lavoro da 24 a 30 ore settimanali, utilizzando esclusivamente fondi comunali, la stabilizzazione dei 36 lavoratori Asu è un fatto storico, grazie alla competenza del segretario comunale Leonardo Misuraca, e sarà possibile utilizzando il contributo regionale concesso dall’Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali ed al Lavoro, in recente emendamento approvato con la finanziaria finalizzato alla fuoriuscita dal precariato di migliaia di famiglie siciliane”.
Si tratta di lavoratori in sevizio nei vari settori comunali da circa 20 anni. Saranno stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato da 22 a 24 ore con l’onere finanziario regionale di 19.180 euro annui per ogni dipendente precario. Il lavoratore era destinatario in passato di un semplice sussidio della Regione Siciliana che, con un aumento di orario dal 2023 da 20 a 36 ore, però non prevedeva contributi pensionistici e pevidenziali. Erano dei dipendenti, dei veri e propri precari.
La programmazione dell’amministrazione civica, in tema di personale, avviata sin dall’inizio dell’anno, sta pian piano prendendo forma attraverso azioni concrete e storiche per i lavoratori dell’ente locale, con l’obiettivo esplicito di garantire servizi più efficienti ai cittadini e dare maggiore dignità ai dipendenti stessi.
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