Ieri, 5 luglio, la giunta comunale di Verona ha approvato un documento redatto insieme dalle direzioni competenti del Comune nell’ambito della conferenza di servizi indetta da Simico, la società per infrastrutture delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Un documento che prende in esame il progetto di fattibilità tecnica ed economica degli interventi di miglioramento dell’accessibilità dell’Arena.
La relazione finale licenziata ieri esprime il parere dell’amministrazione sulle opere olimpiche proposte da Simico per la città di Verona, che ospiterà in Arena la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali il 22 febbraio 2026 e la cerimonia di apertura della Paralimpiadi Invernali il 6 marzo 2026. Il provvedimento contiene anche delle osservazioni tecniche sulle progettualità presentate che riguardano principalmente l’accessibilità delle vie di collegamento dell’Arena con la stazione e i principali parcheggi di cintura, mediante il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone con disabilità. Sono inoltre previsti alcuni interventi di adeguamento dell’Arena che vanno dalla riqualificazione degli accessi, al completamento del rifacimento dei servizi igienici, al miglioramento dei camminamenti all’interno e dei percorsi delle gallerie nonché della cavea e nel vallo in Piazza Brà.
La delibera esprime l’indirizzo dell’amministrazione comunale in merito alla proposta di Simico di realizzare un ascensore-elevatore nell’arcovolo 65 dell’Arena, con uno sbarco diretto sulla superficie della terrazza dell’ala. E tra le ipotesi vagliate c’è anche quella di progettare un secondo tratto di risalita, dal piano della terrazza dell’ala fino al coronamento dell’anfiteatro, in modo da garantire la completa accessibilità all’anello sommitale prevedendo una possibile soluzione “telescopica” in grado di emergere solamente durante la risalita, mantenendo così inalterata la percezione dell’elemento architettonico dell’ala dall’interno dell’anfiteatro.
Su questi punti, la giunta confida nella realizzazione dell’aascensore in tempo utile per le cerimonie del 2026, pur consapevole della necessità che vengano espletate una serie di indagini, rilievi e valutazioni di tipo archeologico, strutturale, compositivo, di sicurezza e metodologiche. E nel caso non fosse possibile realizzare entro le date delle cerimonie anche il secondo tratto di risalita, l’auspicio della giunto è che l’attività progettuale e le necessarie risorse per la realizzazione delle opere siano comunque previste come eredità delle Olimpiadi.
Infine, la giunta si è espressa anche sulla possibilità che Simico realizzi nuovi elementi di seduta sui gradoni della cavea dell’Arena, in accordo con Iuav, con il quale nel frattempo è stata avviata una proficua attività di collaborazione per uno specifico supporto scientifico alla progettazione. L’indirizzo prevede lo sviluppo di questa attività, ritenuta prioritaria per risolvere l’impatto delle attuali sedute anche sotto il profilo della corretta fruibilità delle persone con disabilità. Contemporaneamente, sempre con il contributo di Iuav, si svilupperà il progetto digitale dell’accessibilità del museo e degli spazi a servizio dei visitatori. Anche su tali punti, la proposta è di valutare i contributi progettuali di Simico come eredità olimpica, così come le risorse necessarie per la realizzazione del progetto.
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