La recente decisione della Corte di Cassazione, dello scorso 24 marzo 2024, ha stabilito che il bonus Carta del Docente, riservato agli insegnanti, spetta anche ai docenti precari che hanno accumulato servizio di insegnamento negli ultimi 5 anni. Questo è un chiarimento importante, poiché stabilisce chiaramente i requisiti per ottenere il bonus.
Carta del docente, i requisiti per richiederla
Secondo questa sentenza, il bonus di 500 euro per ogni anno scolastico maturato è garantito ai docenti che hanno lavorato con contratti unici o temporanei, purché abbiano svolto insegnamento:
- con contratto unico, per ciascun anno scolastico, con decorrenza ante 31 dicembre, e con termine almeno sino a giugno (o sino ad agosto);
- con contratti temporanei, purchè ottenuti sulla medesima Classe di Concorso e nel medesimo Istituto scolastico, con decorrenza ante 31 dicembre, e con termine almeno sino a giugno (o sino ad agosto).
Come richiedere il bonus da 500 euro
Per ottenere questo beneficio, i docenti precari possono presentare ricorso presso il Tribunale del Lavoro. Molti tribunali in Italia stanno già accogliendo tali ricorsi, assistiti dallo Studio Legale Marone, che ha una comprovata esperienza nella gestione di queste pratiche. Con l’assistenza legale adeguata, i docenti hanno visto accreditati i fondi entro 60 giorni dalla sentenza.
Per richiedere il bonus, è possibile ottenere ulteriori informazioni e assistenza compilando un modulo disponibile sul sito https://www.leggescuola.it/ricorsi/ricorso-carta-docente/. Questo è un passaggio importante per i docenti interessati a ottenere il riconoscimento economico per il loro lavoro svolto.
I CONTENUTI DELL’ARTICOLO SOPRA RIPORTATI SONO DI CARATTERE PUBBLICITARIO
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui