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Parte da Feltre l’avventura bellunese nel mondo delle comunità energetiche: si chiama Feltrenergy ed è la prima Comunità Energetica Rinnovabile con impianto attivo e in produzione della provincia di Belluno. Numerose le iniziative – istituzionali, pubbliche e private – messe in piedi in questi mesi, e quella feltrina è la prima ad aver avviato ufficialmente la produzione.

Un’avventura iniziata poco più di un mese fa, con la costituzione in associazione di metà giugno, e concretizzatasi con l’entrata in rete dello scorso 8 luglio. La produzione avviene attraverso pannelli fotovoltaici; l’impianto è situato nell’area del Pasquer e dispone attualmente di una potenza installata di 58,05 kW e una produzione stimata di 63.000 kWh. Una ventina gli aderenti tra utenze private e aziende, divisi tra i territori di Feltre, Cesiomaggiore, Pedavena e Seren del Grappa; l’associazione è comunque aperta all’ingresso di nuovi soci, come sottolineato da Feltrenergy: “Quello che ci siamo proposti con questa iniziativa non è infatti soltanto un risparmio in termini economici (in quanto ogni singolo aderente residenziale ottiene una tariffa premio sull’energia autoconsumata pari a circa il 10/15% del consumo annuale senza alcun esborso economico per vent’anni), ma anche e soprattutto la possibilità di promuovere e sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili come pratica diffusa e necessaria”.

A spiegare la nascita di Feltrenergy è il presidente Luciano De Nato: “L’iniziativa nasce sulla scia di una sensibilità per la produzione di energia “verde” che ho maturato personalmente come imprenditore già da molti anni. Grazie al sostegno e all’accordo con un gruppo di amici, abbiamo così deciso di dare il via a questa nuova esperienza, che oggi rappresenta la prima esperienza di Comunità Energetica operativa e in produzione sul territorio bellunese e tra le prime sessanta a livello nazionale. Mi auguro che questa iniziativa possa aiutare a diffondere questa pratica dai risvolti estremamente positivi sia per i cittadini che per l’ambiente”.

La strada delle Comunità Energetiche Rinnovabili è oggi agevolata non solo dal “caro energia”, ma anche dai finanziamenti del PNRR, come evidenzia Giancarlo Manganella, ingegnere che si è occupato degli aspetti tecnici di Feltrenergy: “Questa esperienza dimostra come non sia necessario l’intervento dell’ente pubblico per la nascita delle nuove Comunità e che queste saranno molte di più che una per ogni comune italiano. A breve potremo contare anche su nuovi impianti dei soci e di tutti coloro che intendono partecipare a questa iniziativa con utenze del Feltrino dove, nei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, il PNRR prevede contributi a fondo perduto del 40% per la realizzazione di impianti. I dati, sia a livello nazionale che – soprattutto – internazionale, dimostrano che la produzione di energia elettrica da fotovoltaico é di gran lunga la più conveniente sia per il produttore che per il consumatore. Nella vicina provincia di Treviso è già presente un impianto fotovoltaico ogni venti residenti (record italiano per numero impianti/procapite); non si vede perché anche in provincia di Belluno non si possa intraprendere questa strada”.

Per tutti coloro interessati all’iniziativa e ad avere informazioni è stato anche aperto un indirizzo mail dedicato: feltrenergy@gmail.com

 

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