Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Ad agosto 2023 il Ministero dell’Ambiente ha annunciato un nuovo incentivo, chiamato Reddito Energetico Nazionale, destinato a sostenere le famiglie con basso ISEE e in condizioni di disagio energetico per promuovere la realizzazione di soluzioni in linea con i cambiamenti necessari per la riduzione delle emissioni di CO2.

Ma cos’è il reddito energetico e come fare domanda per ottenerlo? Andiamo a scoprirlo, perché questa iniziativa, già attiva dal 2023 in alcune Regioni e dal 2024 disponibile a livello nazionale, consente di ottenere agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici a uso domestico. 

Sembra interessante, no? Ecco tutti i dettagli, ovvero quanti sono i fondi a disposizione, quali sono i soggetti che possono richiederlo e che tipologia di impianti si possono installare per sfruttarlo.

Indice

Cos’è il reddito energetico

Il Reddito Energetico Nazionale è un finanziamento in conto capitale, ovvero un incentivo, finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico.

Indirizzato alle unità immobiliari residenziali di famiglie in condizione di disagio economico, il bonus si affianca (ma non sovrappone, in quanto non è cumulabile) a iniziative simili per l’adozione del fotovoltaico da parte dei cittadini, con l’obiettivo di sostenere l’autoconsumo energetico e di favorire la diffusione delle energie rinnovabili

Il funzionamento del Reddito Energetico è molto semplice, in quanto è prevista l’erogazione da parte del GSE (Gestore Servizi Energetici, ovvero il gestore del fondo per conto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) direttamente al soggetto realizzatore di un contributo a copertura dei costi di investimento per la realizzazione degli impianti. 

Questo contributo copre non solo l’installazione, ma anche polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto per un periodo di almeno dieci anni.

Per quanto riguarda le cifre, la quota massima erogabile è di 11.000 euro ed è calcolata mediante una quota fissa di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata.

Ma quanto copre? Dipende dall’impianto: una famiglia può installare un piccolo impianto anche senza spendere niente, mentre per impianti più grandi il Reddito Energetico può coprire solo una parte della spesa.

Attenzione, perché se il Reddito Energetico consente a chi ne presenta domanda (chiamato Soggetto Beneficiario) di realizzare impianti fotovoltaici e utilizzare l’energia prodotta per l’autoconsumo, c’è un’indicazione relativa anche all’eventuale quota di energia eccedente.

L’energia prodotta e non autoconsumata dal cittadino è infatti resa disponibile per 20 anni al GSE, che la utilizzerà per finanziare il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”.

Istituito con il Decreto Ministeriale 8 agosto 2023 (DM REN), il Reddito Energetico può avvalersi di un fondo di 200 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025.

Per ciascuna annualità, le risorse sono ripartite in 80 milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre 20 milioni di euro sono riservati alle restanti Regioni o Province Autonome.

Il fondo può essere alimentato mediante un versamento volontario da parte di Amministrazioni centrali, Regioni, Province autonome, altri enti e organismi pubblici e organizzazioni no-profit, ma anche con risorse derivanti dalla programmazione di fondi strutturali e di investimento europei.

Come dicevamo in apertura, questa misura, già prevista a livello locale da parte di alcune Regioni, dal 1° gennaio 2024 è stata estesa a livello nazionale, e lo sportello telematico aperto a luglio 2024.

L’obbiettivo è realizzare almeno 31.000 impianti fotovoltaici di piccola taglia in favore di famiglie meno abbienti. 

Chi può richiedere il reddito energetico

pannelli solari

Prima di vedere come richiedere il Reddito Energetico, è opportuno chiarire chi sono i soggetti beneficiari e quali sono gli interventi ammissibili per ricevere il contributo.

Possono accedere al Reddito Energetico le persone fisiche (definiti Soggetti Beneficiari) che appartengono a un nucleo familiare con ISEE (ecco come fare l’ISEE online) in corso di validità inferiore a 15.000 euro, che diventano 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

Per richiedere il Reddito Energetico è inoltre necessario avere titolarità di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) sulle coperture o le superfici dell’edificio, unità immobiliare o relative pertinenze dove verrà realizzato l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’accesso all’agevolazione. 

Bisogna anche essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare. Questo requisito può essere posseduto anche da un altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE.

Per accedere al contributo bisogna che il nucleo familiare ai fini ISEE abbia residenza nell’unità immobiliare su cui verrà installato l’impianto, al momento della presentazione della richiesta di accesso al beneficio.

Sono ammesse le unità immobiliari accatastate nel gruppo A delle categorie catastali, con esclusione, in ogni caso, delle unità immobiliari accatastate nelle categorie A1, A8, A9 e A10.

Il GSE chiarisce inoltre che si può presentare domanda solo una volta, ed è esclusa ogni ipotesi di doppia agevolazione, sia per il Soggetto Beneficiario che per il nucleo familiare. 

C’è un altro aspetto da considerare: il Soggetto Realizzatore, ovvero l’impresa installatrice di impianti fotovoltaici, che deve essere in regola relativamente ai requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori richiesti per le attività di installazione e manutenzione da fonti di energia rinnovabile.

La domanda verrà presentata dal Soggetto Beneficiario (direttamente o delegando un altro soggetto per la richiesta di accesso al beneficio) con il supporto del Soggetto Realizzatore.

Quali sono gli interventi ammissibili per il reddito energetico

pannelli solari

Per poter richiedere con successo il Reddito Energetico, l’impianto fotovoltaico deve rispettare alcuni requisiti tecnici definiti dal GSE. Prima di tutto, l’impianto deve avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6kW, e comunque di potenza non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni.

Come abbiamo indicato nel capitolo precedente, l’impianto deve essere installato in un edificio accatastato nel gruppo A ma non come categoria A1, A8, A9 e A10 e sia collegato a un contratto di fornitura di energia elettrica intestato al Soggetto Beneficiario.

L’impianto, che deve essere in assetto di autoconsumo, quindi non deve avere associata una batteria di accumulo, deve anche comprendere, per almeno dieci anni, una polizza assicurativa multi-rischi, un servizio di manutenzione e un servizio di monitoraggio delle performance.

Inoltre l’impianto non deve entrare in esercizio prima della presentazione della richiesta di accesso. 

Per quanto riguarda altri requisiti, il GSE specifica che l’impianto:

  • deve risultare censito sul sistema GAUDI di Terna con il “GSE” quale “Utente del Dispacciamento” e il “Ritiro Dedicato” quale regime commerciale di cessione dell’energia
  • non sia realizzato per soddisfare la quota d’obbligo rinnovabile, anche in caso di ristrutturazioni rilevanti degli edifici di cui all’art. 26 del D. Lgs. n. 199/2021
  • sia collegato a punti di connessione in prelievo (POD) a cui non risultino già connessi altri impianti di produzione di energia elettrica

Come fare la domanda per il reddito energetico

accesso area clienti portale GSE

La richiesta di Reddito Energetico avviene in due passaggi.

Il primo è la cosiddetta prenotazione, ovvero la richiesta di accesso al beneficio previsto dal Reddito Energetico, mentre il secondo è il versamento, ovvero la richiesta di erogazione del contributo in conto capitale.

Per richiedere il contributo, il Soggetto Beneficiario e il Soggetto Realizzatore devono registrarsi all’Area Clienti del GSE.

Successivamente devono effettuare richiesta di accesso al beneficio presso il portale REN – Reddito Energetico Nazionale disponibile sotto il servizio Fotovoltaico nella sezione servizi Per me all’interno dell’Area Clienti del sito.

Per la compilazione sarà necessario confermare i dati inseriti in fase di registrazione, compilare i dati della fornitura elettrica e dell’impianto fotovoltaico, indicando le spese preventivate ammissibili e la potenza dell’impianto.

I documenti necessari per l’invio della richiesta, da caricare sul portale nell’apposita sezione, sono:

  • Il documento di riconoscimento del Soggetto Beneficiario, anche nel caso in cui dovesse delegare un soggetto terzo a operare per proprio conto
  • Il documento di riconoscimento del titolare ditta/legale rappresentante/procuratore del Soggetto Realizzatore
  • La Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio (DSAN) precompilata da scaricare, firmare entrambi e ricaricare sul portale.

Per quanto riguarda la delega, il Soggetto Beneficiario può delegare mediante apposita autorizzazione indicata nell’Area Clienti del GSE, che può anche essere il Soggetto Realizzatore.

Costui potrà operare per suo conto e selezionare tra gli operatori la persona fisica per la quale sta richiedendo il beneficio nella sezione “per altri” dei servizi dell’Area Clienti, prima di accedere al portale.

Una volta compilata la domanda e inseriti i documenti, sarà possibile inviare la richiesta al GSE.

Le domande verranno valutate in ordine cronologico per ciascuna area geografica di competenza, ma tenete presente che il portale sarà chiuso il 31 dicembre 2024, o prima in caso di esaurimento delle risorse economiche rese disponibili per il bando.

A tal punto rileviamo che ad appena 24 ore dall’apertura dello sportello telematico, la gran parte delle risorse per il Reddito Energetico Nazionale è andata esaurita, in particolare al Sud, dove erano destinati 80 dei 100 milioni totali disponibili per il 2024. L’annuncio è arrivato il 6 luglio 2024 dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto.

C’è però sempre la possibilità di una riapertura dello sportello nel caso in cui, a seguito di rinunce ed esclusioni, risulteranno disponibili almeno cinque milioni di euro.

Una volta inviata la domanda, il GSE effettuerà la valutazione, ed entro 60 giorni comunicherà al Soggetto Beneficiario e al Soggetto Realizzatore l’esito dell’istanza. Qualora nel corso della valutazione la documentazione inviata dovesse risultare incompleta o non corretta, il GSE potrà inviare una richiesta di integrazione nei confronti del Soggetto Beneficiario.

In caso di respingimento da parte del GSE, la richiesta di accesso all’agevolazione potrà essere ripresentata, a condizione che siano state sanate le incongruenze riscontrate in fase di istruttoria, mentre in caso di esaurimento del fondo disponibile per l’anno in corso, il Soggetto Beneficiario potrà presentare una nuova richiesta per il bando successivo.

Entro 12 mesi dalla comunicazione dell’accoglimento della richiesta di accesso all’agevolazione, l’impianto fotovoltaico deve risultare connesso alla rete elettrica e in esercizio sulla piattaforma GAUDI di Terna.

Entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto per il quale è stato richiesto l’accesso al beneficio, è possibile per il Soggetto Realizzatore inviare la richiesta di erogazione del contributo in conto capitale.

La richiesta può essere presentata sempre tramite il portale “REN – Reddito Energetico Nazionale” presente all’interno dell’Area Clienti del GSE nei servizi “Fotovoltaico”.

Il GSE conclude il procedimento entro 30 giorni dall’invio della richiesta di erogazione del contributo, che potrà essere sospeso per eventuali richieste di integrazioni e/o per effetto dell’eventuale comunicazione di preavviso di rigetto.

In caso di accoglimento della richiesta, il GSE comunica al Soggetto Realizzatore e al Soggetto Beneficiario il provvedimento favorevole che indicherà l’importo del contributo che sarà erogato al Soggetto Realizzatore entro 30 giorni dalla data di accettazione della richiesta di erogazione del contributo in conto capitale.

Cos’è la Vetrina dei realizzatori

Per aiutare gli utenti a trovare un soggetto in grado di realizzare l’impianto fotovoltaico, il GSE ha messo anche a disposizione una mappa dei realizzatori che comprende le imprese abilitate iscritte al registro.

Questa mappa, chiamata Vetrina dei realizzatori e che trovate sul sito del GSE, consente di selezionare un operatore tra i 1099 disponibili (nel momento in cui stiamo scrivendo), in linea con i requisiti di aggiornamento e formazione obbligatori per installare e manutenere gli impianti fotovoltaici.

Tutto quello che dovete fare è andare sul sito indicato qui sopra e selezionare una Regione e una Provincia. Poi bisogna cercare i realizzatori tramite la barra di ricerca Ragione Sociale.

Qui si vedranno i dati del realizzatore, eventualmente con la possibilità di scaricare l’elenco completo tramite il pulsante in alto a destra Scarica Registro. Se si seleziona un’area specifica il pulsante diventerà Scarica i risultati e permetterà di scaricare i risultati di quell’area.

Se si desidera salvare i risultati della ricerca, si può cliccare sulla stellina a inizio riga e visualizzare successivamente i preferiti cliccando sul filtro Solo preferiti.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui