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Come sapere se le cartelle sono state cancellate? Come riuscire a scoprire se le cartelle esattoriali sono state annullate oppure no? Scopriamo i dettagli nell’approfondimento.

Come sapere se le cartelle sono state cancellate? (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito). Come sapere se le cartelle sono state cancellate? Come riuscire a scoprire se le cartelle esattoriali sono state annullate oppure no? Scopriamo i dettagli nell’approfondimento.

Indice

Come sapere se le cartelle sono state cancellate?

Come sapere se le cartelle sono state cancellate? Per comprendere se le cartelle esattoriali sono state cancellate dalla rottamazione, devi recarti sulla pagina dell’Agenzia delle Entrate e controllare se i propri debiti fiscali rientrino o meno nella rottamazione ter e il saldo e stralcio.

In questa pagina potrai controllare tutte le cartelle esattoriali rottamate in passato. Il debitore potrà stampare il documento contenente i debiti restanti al netto di quelli rottamati. L’Agenzia delle Entrate, poi, dovrà stabilire le nuove rate al netto degli importi già condonati.

Chi ha aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio, potrà controllare lo stato delle cartelle sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

I debitori fiscali i cui debiti, invece, non sono state cancellati, come possono venire a conoscenza della pace fiscale? In questi modi:

  • chiedendo un appuntamento in sede (l’appuntamento va sempre richiesto per via telematica);
  • controllando le linee guida riportate sul sito ufficiale;
  • entrare nell’area privata con il prorpio SPID (cassetto fiscale) e visionare i debiti cancellati.

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Giampiero Teresi

Come sapere se le cartelle sono state cancellate: come avviene lo stralcio

Lo stralcio delle cartelle esattoriali avviene nel momento in cui è stata accertata l’impossibilità che un credito possa diventare inesigibile, dopo vari tentativi.

Se il recupero crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate diventa impossibile, perché c’è un fallimento dichiarato, una liquidazione coatta o concordato preventivo.

In questi casi specifici, lo stralcio avviene in automatico e ai contribuenti non verrà recapitata alcuna comunicazione.

Per controllare se i debiti sono stati effettivamente stralciati, bisognerà recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per farlo, basta entrare nel portale online ed effettuare l’accesso utilizzando le proprie credenziali e controllare la propria posizione debitoria.

Il condono del Decreto Sostegni non è generalizzato, ma prevede delle condizioni molto precise.

Le cartelle esattoriali che potrebbero essere state cancellate sono:

  • quelle del periodo 2000-2010 fino a 5.000 euro;
  • cartelle appartenenti a contribuenti che nel 2019 hanno dichiarato un reddito fino a 30.000 euro.

Anche ogni singolo debito inferiore ai 5 mila euro potrà essere stralciato.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Cartelle cancellate
Cartelle cancellate

Come sapere se le cartelle sono state cancellate: la prescrizione

Lo stralcio è differente dalla prescrizione. In quest’ultima caso l’annullamento del debito fiscale è automatico, perché passato in prescrizione, appunto.

Ma quando si prescrivono i debiti fiscali? Dipende dal debito, vediamo i più importanti:

  • Irpef: 10 anni;
  • Iva: 10 anni;
  • Ires: 10 anni;
  • Irap: 10 anni;
  • imposta di bollo: 10 anni;
  • Imu: 5 anni;
  • Tari: 5 anni;
  • contributi Inps: 5 anni;
  • contributi Inail: 5 anni;
  • multe: 5 anni.

Come sapere se le cartelle sono state cancellate: il nuovo saldo e stralcio

Il Governo Meloni è chiaro su questo punto: pace fiscale e saldo e stralcio per le cartelle esattoriali con l’Agenzia delle Entrate.

L’ipotesi più valida, come riporta Il sole 24 ore, è varare una riforma fiscale simile a quella del 2021 che prevedeva un mix di stralcio “puro” del debito valido solo per famiglie con redditi fino a 30mila euro e con un debito di massimo 5mila euro.

Con il saldo e stralcio i debitori avranno la possibilità di versare nelle casse dello Stato molti meno soldi di quanti ne avrebbero dovuti versare in precedenza.

L’altra idea che il Governo vuole mettere in pratica è la rottamazione delle cartelle esattoriali e riguarda principalmente i debiti di una somma più consistente. Con la rottamazione la rateizzazione si amplierebbe, e le sanzioni e gli interessi verrebbero pagati in modo forfettario.

Ci si può difendere dalle cartelle esattoriali, quando ingiuste? Sì si può.

Se si è convinti che la richiesta sia ingiusta e non si ha intenzione di pagare nei termini indicati nella cartella, le opzioni sono le seguenti:

  • opposizione con autotutela (cercando una soluzione con l’ente di Pubblica Amministrazione con il quale si ha il debito). Con l’autotutela si chiede all’ente pidi correggere il suo errore. Se l’ente annullerà in tutto o in parte il debito, richiederà all’Agenzia delle Entrate lo sgravio;
  • opposizione dinanzi la Commissione Tributaria competente, entro sessanta giorni dalla notifica della cartella;
  • richiedere una rateizzazione maggiore per avere la possibilità di pagare.

Il consiglio è rivolgervi ad un consulente esperto fiscale e legale. In questo modo non rischierete di improvvisare una soluzione non adatta e che non porterà ai risultati sperati. Ricordate che ci vogliono solo 60 giorni dall’arrivo della notifica per opporvisi.

La cartella esattoriale può essere impugnata dinanzi al giudice entro 60 giorni dalla sua notifica. Scaduto tale termine, la cartella diventa definitiva e non potrà più essere contestata, nemmeno se palesemente illegittima.

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